500 e 600 in Italia: storia e letteratura
Contesto storico e i generi letterari in Italia, tra il cinquecento e il seicento (2 pagine formato docx)
500 E 600 IN ITALIA: STORIA E LETTERATURA
500-600 contesto storico: il tardo 500 e il 600 sono caratterizzati dalla riforma protestante di Lutero e dalla risposta della Chiesa con il tribunale dell’inquisizione e l’indice dei libri proibiti.
E’ un periodo in cui l’Europa decolla culturalmente, l’Italia rimane ferma per le varie censure effettuate dalla Chiesa. Gli intellettuali preferiscono emigrare all’estero piuttosto che rischiare la morte.Il Romanzo. In questo periodo troviamo due tipi di romanzo: il romanzo cavalleresco e il romanzo picaresco. Il primo ha come tema principale le avventure dei cavalieri medievali. E’ caratterizzato da uno stile aulico e sublime e, generalmente, è diretto ad un pubblico aristocratico.
Il romanzo picaresco, invece, è una sorta di parodia del romanzo cavalleresco. Nasce in Spagna ed è più realistico del primo. Rispecchia la crisi economica della Spagna. Il protagonista, generalmente, è una persona che viene dai ceti più bassi della società che, per sopravvivere, fa uso di bugie, inganni e si burla della società.
L'Europa tra il 500 e il 600: appunti di storia
DIFFERENZE TRA 500 E 600, LETTERATURA
Il romanzo più famoso di questo periodo è il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes
La novella. La novella riesce a reggere alla concorrenza del romanzo. Le novelle più famose di questo periodo sono Lo cunto de li cunti (che ha una struttura simile al Decameron) e Bertoldo e Bertoldino.
La storiografia. Lo storiografo più importante di questo periodo è Paolo Sarpi, un sacerdote che scrisse l’opera storiografica dal titolo ‘’Istoria del Concilio Tridentino’’ in cui racconta tutti gli eventi storici che vanno dalla riforma protestante al concilio di Trento. Prende le informazioni dalle opere dei contemporanei.
Italia nel 600: riassunto di storia
DIFFERENZE TRA 500 E 600
La poesia lirica. La poesia, in questo periodo, è fortemente influenzata dal manierismo e dal barocco.
Per quanto riguarda la lirica manierista, il suo grande esponente è Tasso, che con le sue rime inizia a mettere in crisi la visione unitaria di Petrarca.
La lirica Barocca è rappresentata dalla figura di Marino. La poesia viene interpretata come un prodotto che serve per divertire il pubblico.
Marino, in piena concezione barocca, ha come obiettivo quello di sorprendere il lettore utilizzando metafore e figure retoriche senza alcun nesso logico. Va alla ricerca della musicalità. Nelle sue poesie tocca diversi temi: spazia dal sublime al comico, dall’erotico al religioso.
Dopo Marino si sviluppa il manierismo. L’influenza di Marino si sente anche negli altri poeti italiani. Loro riprendono i temi e lo stile di Marino portandolo all’esasperazione.