Paradiso Canto 5 e 6: spiegazione e parafrasi
Parafrasi e spiegazione del canto 5 e del canto 6 del paradiso di Dante Alighieri (5 pagine formato doc)
PARADISO CANTO 5
Canto V - Paradiso. Nel Canto IV del Paradiso Dante era indeciso tra due domande da rivolgere a Beatrice: qual è nel Paradiso la vera sede dei beati e quale colpa è da attribuire ad anime come Piccarda e Costanza che non mantennero il voto a causa della violenza altrui.
Beatrice intuisce i motivi della sua esitazione e con chiarezza risponde a entrambi i dubbi: tutti i beati hanno sede nell’Empireo, che è il vero Paradiso, ma per permettere a Dante di comprendere la natura e la gerarchia all’interno della beatitudine si distribuiscono per lui e solo provvisoriamente nei vari cieli, infatti Dante è ancora vivo e può apprendere solo partendo da dati sensibili. Mentre riguardo alla dottrina del voto Beatrice spiega che anche le due donne avrebbero dovuto cercare continuamente di tornare al chiostro, o comunque farlo il prima possibile, mentre così non fu.
Canto 3 Paradiso: riassunto e spiegazione
CANTO 6 PARADISO: PARAFRASI
A questo punto distingue tra volontà assoluta e relativa: la prima non cede mai al male e alla violenza, ma la seconda può adattarsi a essa per evitare danni maggiori, come fecero Piccarda e Costanza, tuttavia se la loro volontà fosse stata incrollabile la violenza non avrebbe potuto nulla. A fine canto Dante espone un nuovo dubbio che verrà chiarito nel canto successivo: è possibile mutare il contenuto dei voti?
Nel Canto V Beatrice spiega a Dante la duplice natura del voto: l’essenza del voto consiste nel patto con Dio e questa promessa non si può annullare se non mantenendola, invece l’oggetto, ossia la materia del voto, può essere cambiata con l’approvazione dell’autorità ecclesiastica e a patto che lo si faccia con qualcosa che valga di più. In ogni caso i voti non vanno mai pronunciati alla leggera. Dante e Beatrice salgono verso il cielo di Mercurio, dove scendono incontro a loro le anime di chi amò la gloria terrena.
Nel Canto V Beatrice spiega a Dante la duplice natura del voto: l’essenza del voto consiste nel patto con Dio e questa promessa non si può annullare se non mantenendola, invece l’oggetto, ossia la materia del voto, può essere cambiata con l’approvazione dell’autorità ecclesiastica e a patto che lo si faccia con qualcosa che valga di più. In ogni caso i voti non vanno mai pronunciati alla leggera. Dante e Beatrice salgono verso il cielo di Mercurio, dove scendono incontro a loro le anime di chi amò la gloria terrena.