Giacomo Leopardi: vita e pensiero in sintesi
Descrizione della vita, delle opere e del pensiero di Leopardi. Sintesi della vita e il pensiero di Giacomo Leopardi (2 pagine formato doc)
GIACOMO LEOPARDI: VITA E PENSIERO IN SINTESI
Giacomo Leopardi nacque il 29/06/1798 a Recanati da una famiglia benestante e primogenito di 5 fratelli. Il padre appartiene alla nobiltà pontificia con idee fortemente conservatrici, la madre rigidamente cattolica. Leopardi era destinato come primogenito a ereditare tutto e, troppo vecchio e malato, a ritirarsi nella vita ecclesiale. Il suo destino era segnato dai progetti che il padre aveva per lui. Leopardi un poeta pessimista (contenuto drammatico, non è un lamento, combattivo); poeta della vita che ama la vita (A Silvia); vuole la felicità. Solo quando tutte le speranze svaniscono, allora il poeta diventa pessimista. Secondo Leopardi, il suicidio non è un atto contro la natura o contro Dio, ma chi si uccide getta nella disperazione i suoi cari; così egli deve sopportare e portare il proprio fardello ed aiutare gli altri a portare il proprio.GIACOMO LEOPARDI VITA PENSIERO E POETICA
Secondo alcuni studiosi:
Tommaso (‘800) disse: “Pessimista perché gobbo” (sul piano filosofico Leopardi non è nessuno);
B.Croce (‘900) disse: “Vita strozzata” del Leopardi.
Timpanaro disse: “La sofferenza ed il dolore personale porta a cercare la conoscenza del vero” la sofferenza di Leopardi è il trampolino verso la ricerca filosofica indagando nella vita dell’uomo.
Pensiero Leopardi: ha una evoluzione del pensiero, specialmente della natura (1824) pessimismo storico e cosmico materialistico; evoluzione della poetica (1830) poetica del vero, del vago e dell’infinito.La felicità si identifica nel piacere, non solo materiale, ogni piacere è 1delusione, perché nonostante l’intensità e la durata dello stesso, è sempre limitato nel tempo. La natura benigna tentava di nascondere all’uomo la sua infelicità, attraverso illusioni ed immaginazione.
Giacomo Leopardi: vita e opere in breve
GIACOMO LEOPARDI VITA E OPERE E PENSIERO
La ragione rende palese all’uomo il suo stato di infelicità distruggendo illusioni ed immaginazioni. L’infelicità non è dettata dalla natura, ma dall’evoluzione della società. Leopardi esalta la filosofia dei lumi e la rivoluzione Francese (ragione nutrita di forti passioni e di illusioni per poter creare una società per la felicità dell’uomo). L’infelicità dell’uomo è dettata dall’uomo stesso a causa dell’allontanamento dagli insegnamenti storici.
Cambiamento/evoluzione del suo pensiero (questi elementi portano all’incrinazione del pensiero leopardiano):
1. la sofferenza non è dettata dall’evoluzione storica, ma dalla natura;
2. il pessimismo non è solo del proprio tempo, ma esisteva anche il pessimismo greco e quindi storico/antico;
3. delusione storica prodotta dalla restaurazione.
VITA E POETICA DI GIACOMO LEOPARDI
Passaggio intermedio: Leopardi attribuisce la responsabilità del male al fato o al destino (concezione dualistica = la natura resta benigna contro il fato maligno). Nel 1824 Leopardi considera la natura come maligna, da cui derivano tutti i mali dell’uomo. L’infelicità porta l’uomo a trovare un corpo espiatorio, causando inimicizie, guerre che portano ad una catena dell’infelicità (Leopardi si disinteressa della politica). Alla fine della sua vita Leopardi si reinteressa della politica, attribuendo alla società il dovere di far cessare guerre ed inimicizie. Rifiuto delle facili consolazioni come la religione. L’organizzazione sociale e politica non è indifferente perché può ridurre ad aumentare l’infelicità dell’uomo.