Canto Divina Commedia: Paolo e Francesca

analisi dettagliata del quinto canto dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. Descrizione e storia dei protagonisti: Paolo e Francesca (4 pagine formato doc)

Appunto di nini13

CANTO DIVINA COMMEDIA PAOLO E FRANCESCA - Scese dunque dal primo nel secondo cerchio, che contiene in sé meno spazio (essendo la sua circonferenza più piccola), ma una pena tanto più crudele, che spinge a lamentarsi .

L'inferno dantesco ha la forma di un imbuto: i cerchi sono tanto più stretti quanto più sono vicini al centro della terra, occupato da Lucifero. A mano a mano che il loro diametro decresce, aumenta la gravità dei peccati che in essi vengono puniti.
Qui si trova Minosse in atteggiamento terrificante, e ringhia: valuta, all'ingresso del cerchio, le colpe (dei peccatori); li giudica e li destina (ai rispettivi luoghi di punizione) a seconda del numero di volte che attorciglia (la coda intorno al proprio corpo).

Leggi anche Dante: Paolo e Francesca analisi

CANTO PAOLO E FRANCESCA COMMENTO - Vuole dire che quando l'anima sciagurata si presenta al suo cospetto, rivela tutto di sé; e quel giudice dei peccati comprende quale parte dell'inferno si addice ad essa; si avvolge con la coda tante volte per quanti cerchi infernali vuole che venga precipitata in basso. Davanti a lui ve ne sono sempre in gran numero: le une dopo le altre si sottopongono ciascuna al suo giudizio; si confessano e ascoltano (la sentenza), e poi vengono travolte nell'abisso. "O tu che giungi in questo luogo di dolore", disse Minosse a Dante quando si accorse della sua presenza, interrompendo così il suo arduo compito, "considera attentamente il modo in cui stai per entrare (se hai cioè i meriti necessari per compiere incolume il viaggio nell'inferno) e colui in cui riponi la tua fiducia (Virgilio non è un'anima redenta): non lasciarti trarre in inganno dalla larghezza dell'ingresso!" E Virgilio di rimando: "Perché ti affatichi a gridare? Non ostacolare il suo viaggio predestinato: si vuole così là dove si può fare tutto ciò che si vuole, e non chiedere altro".

Leggi anche Dante Alighieri: Paolo e Francesca parafrasi

CANTO PAOLO E FRANCESCA DANTE - A questo punto cominciano a farsi sentire le voci del dolore; ora è arrivato là dove molti pianti colpiscono il suo udito. Giunse in un posto privo d'ogni chiarore, che rumoreggia come un mare in tempesta, sotto la furia di venti contrari. La tempesta di questo cerchio dell'inferno, destinata a non avere mai tregua, trascina le anime con impeto travolgente: le tormenta facendole vorticare (in tutti i sensi) e facendole sbattere (fra loro). Quando giungono davanti alla rupe franata, qui prorompono in grida, in pianto unanime, in lamenti; bestemmiando la potenza di Dio. Comprese che a questo tormento (pena) sono condannati i lussuriosi, che sottomettono la ragione alla passione. E come le ali portano nella stagione invernale gli uccelli (stornelli), che si dispongono in gruppi ora diradati ora compatti, così da quel vento le anime perverse sono trascinate di qua, di là, in basso, in alto; mai nessuna speranza, non solo di una cessazione temporanea, ma nemmeno di un castigo alleviato, è loro di conforto. E come le gru sono solite intonare i loro lamenti, quando solcano l'aria in lunghe file, così vide avvicinarsi, emettendo gemiti, le anime portate dal turbine sopra menzionato: per questo disse: " Chi sono mai, maestro, quegli spiriti che il vento buio in tal modo punisce? "

Leggi anche Paolo e Francesca: commento

PAOLO E FRANCESCA CANTO V DELL'INFERNO: ANALISI METRICA - "La prima di quelle anime di cui tu mi chiedi notizia" mi rispose allora Virgilio, "regnò su molti popoli di lingua diversa. Fu a tal punto dedita alla lussuria, che dichiarò, sotto le sue leggi, permesso ciò che a ciascuno piacesse, per cancellare la riprovazione in cui era incorsa. E’ Semiramide, di cui le storie narrano che fu sposa di Nino, cui succedette (sul trono): fu sovrana della regione che attualmente il sultano governa,
L’altra è Didone, che si tolse la vita, per amore, e non rimase fedele al marito morto, Sicheo, e c’e anche la lussuriosa Cleopatra.  Guarda Elena, a causa della quale trascorsero tanti anni luttuosi, e guarda il famoso Achille, che alla fine combattè con amore. Guarda Paride, Tristano "; e gli indicò più di mille anime, facendo i nomi di persone che l’amore ha allontanato dalla vita terrena.
Dopo aver ascoltato il suo maestro nominare le donne dell’antichità e gli eroi, si impietosì, e fu sul punto di perdere i sensi.
Iniziò a dire: "Poeta, desidererei parlare con quei due che procedono uniti, e che sembrano opporre così debole resistenza al vento".

Leggi anche Quinto canto della Divina commedia di Dante: tema svolto

QUINTO CANTO INFERNO: ANALISI PERSONAGGI: PAOLO E FRANCESCA - Quei due che 'nsieme vanno: sono Francesca, figlia di Guido da Polenta, signore di Ravenna, e Paolo Malatesta. Francesca sposò Gianciotto Malatesta. Si innamorò poi del giovane e avvenente Paolo, fratello del marito, e ne fu ricambiata. Allorché Gianciotto li sorprese, li uccise entrambi.