Divina commedia: riassunto, struttura e significato
Divina commedia: breve riassunto, struttura e significato del titolo dell'opera di Dante Alighieri (5 pagine formato doc)
DIVINA COMMEDIA: STRUTTURA
La Divina Commedia.
Tempi di composizione. Dopo aver lasciato in sospeso il Convivio e il De vulgari eloquentia, Dante dà avvio alla composizione del poema, le cui tre cantiche – Inferno, Purgatorio, Paradiso, stese in tempi diversi, cosicché esse circolarono separatamente. In base ai riferimenti cronologici presenti in ciascuna cantica si ritiene che:- L’Inferno è stato scritto prima del 1309
- Il Purgatorio è stato scritto prima del 1313
- Il Paradiso è stato scritto prima del 1316
PERCHE' SI CHIAMA DIVINA COMMEDIA?
Titolo.
Il titolo originario è “Commedia”. L’aggettivo “divina”fu usato per la prima volta da Boccaccio ed integrato al titolo originario solo a partire dal cinquecento. Dante usa il titolo di commedia, per due motivi:1) Perché il genere letterario della commedia prevede la compresenza di livelli stilistici diversi, che permette pertanto di adeguarsi alla varietà della materia.
2) Perché il genere letterario della commedia parte da una situazione difficile ed arriva ad un esito felice (Dante stesso fa questa precisazione nella lettera a Cangrande della Scala – a cui dedica Il Paradiso)
DIVINA COMMEDIA: RIASSUNTO
Struttura dell’opera. La Divina Commedia narra il viaggio compiuto da Dante nei tre regni oltremondani: questo viaggio, che ha inizio l’8 aprile del 1300 , notte del venerdì santo, e dura una settimana.
Il numero 3 è ricorrente in tutta la opera, perché è il numero della perfezione, ed allude chiaramente alla Trinità.
3 sono i regni che dante visita, 3 sono le cantiche, 3 sono i versi che compogono ogni strofe – si tratta di terzine appunto - .
Le tre cantiche si compongono ciascuna di 33 canti, eccetto l’Inferno che conta 34 canti, perché il primo funge da proemio per tutta l’opera. La somma del numero dei canti ( 34 dell’Inferno, 33 del Purgatorio; 33 del Paradiso) da 100, altro numero che richiama la perfezione.
Divina commedia: struttura, stile e significato
PERCHE' DANTE SCRIVE LA DIVINA COMMEDIA?
Tra i tre regni c’è una perfetta simmetria: sono infatti divisi ciascuno in 10 parti.
Interpretazione
Dante rivendica più volte, nel corso dell’opera, la veridicità del viaggio:
Il viaggio è:
1) un percorso di redenzione e di riscatto verso la salvezza
2) l’immagine esemplare di ogni esperienza umana.
La Divina Commedia è un’opera dottrinale: trasmette verità religiose, dottrinali e morali.
Ma per pervenire alla conoscenza di tali verità, non basta la sola ragione: è necessaria la fede. Ragione e fede, strumenti della conoscenza umana, sono simboleggiati dalle
guide di Dante: Virgilio, che accompagna Dante nell’Inferno e nel Purgatorio, è simbolo della ragione umana, Beatrice, che accompagna dante nel Paradiso, è simbolo della fede.
Benché simboli, questi personaggi sono concreti e reali nei loro moti d’animo.
Fonti
Molteplici sono le fonti, di cui si serve Dante, tutte radicate nel pensiero medievali:
- Fonti filosofiche: la filosofia aristotelica (nell’interpretazione di san Tommaso, Alberto Magno, Averroè); la filosofia platonica, da cui ricava l’idea dell’impulso dell’anima a salire verso Dio.
- Fonti scientifiche: scienze geografiche ed astronomiche medievali
- Fonti etiche: Cicerone e i classici latini.