La crisi d'identità del poeta tra 1800 e 1900: tesina di maturità
Percorso storico sulla crisi d'identità del poeta tra il 1800 e il 1900 (3 pagine formato doc)
LA CRISI D'IDENTITA' DEL POETA TRA 1800 E 1900: TESINA DI MATURITA'
La crisi d'identità del poeta tra 1800 e 1900.
Dalla seconda metà dell’Ottocento si inizia a parlare compiutamente di “mercificazione dell’arte”; nasce un parallelo tra letterato e prostituta colpevoli di vendere rispettivamente arte ed amore. Decade quindi la figura del letterato cortigiano e nasce quella del letterato proveniente dalla borghesia che concepisce il proprio lavoro come inserito in un processo produttivo e che si considera produttore di prodotti del proprio ingegno da vendere nel mercato ad una vasta opinione pubblica.Il fenomeno delle cosiddette “lettere prostituite” era però già presente nel secolo avanti, sia Parini che Foscolo avevano esplicato la loro contrarietà e confermato il ruolo importante della poesia.
Accanto a quella che è la mercificazione dell’arte troviamo la perdita di identità del poeta; alla fine del secolo assistiamo allo sgretolamento dell’immagine forte dell’io soprattutto sotto i colpi della filosofia di Nietzsche e la psicoanalisi di Freud. Nella prima metà del Novecento, la crisi dell’io esploderà, simultaneamente a due guerre mondiali, improntando tutta la cultura europea.
Crisi dell'io tra l'ottocento e il novecento: tesina di maturità
IL RUOLO DEL POETA
La cultura ottocentesca è dominata da una concezione dell’io come figura assolutistica, già in questo periodo è riscontrabile il tema della crisi della soggettività portato avanti dalle tesi di Schopenauer in filosofia (vedi Il mondo come volontà e rappresentazione del 1818) e Leopardi in letteratura (vedi Canto notturno di un pastore errante per l’Asia del 1831).
I presupposti storici della crisi della soggettività borghese emergono nell’ultimo trentennio dell’Ottocento, il periodo dei primi movimenti di massa, dei sindacati, dei partiti socialisti e della prima internazionale socialista.
La nascita della società di massa ha provocato un’accentuazione sia della mercificazione dell’arte, sia della cosiddetta massificazione dell’artista.
L’intellettuale diventa uno della massa, non ha più quel ruolo di poeta-vate nato con Dante, è relegato ai margini della società ed è privo di un proprio messaggio.
Crisi dell'uomo: tesina di maturità
FUNZIONE DEL POETA
Baudelarie scriverà nel poemetto “perdita dell’aureola” del 1869 di aver perso “l’aureola” ovvero di aver perso la sacralità del proprio ruolo, nel fango, mentre si dirigeva in un bordello.
Chiunque avesse raccolto quell’aureola del fango non sarà altro che un “poetastro” in quanto tutti i poeti che si definiscono tali sono dei falliti. Ritorna in questo poemetto il parallelo tra artista e prostituta ed la condizione del poeta che si sente uno della massa.In Italia si svilupperà il movimento della Scapigliatura caratterizzato da protesta ed irregolarità e ribellione, quello neoclassico, attorno a Carducci, che mirava ad un ritorno dell’arte classica e quello del Verismo dove verrà rappresentata la realtà, semplicemente e senza intrusioni di nessun tipo da parte del poeta.