Il delitto Matteotti: trama del film di Florestano Vancini

Trama e commento del film di Florestano Vancini: Il delitto Matteotti (2 pagine formato doc)

Appunto di bettons

IL DELITTO MATTEOTTI FILM, TRAMA

Il delitto Matteotti
REGIA: Florestano Vancini
DATA DI PRODUZIONE: 1973
PERSONAGGI -         INTERPRETI
Matteotti                 Franco Nero
Gramsci                   Riccardo Cucciolla
Mussolini                  Mario Adorf     
Drumini                    Umberto Orsini
TEMPO: Maggio 1924 - Gennaio 1925
LUOGO: Roma.

IL DELITTO MATTEOTTI: RIASSUNTO FILM

Trama e commento.

Il film inizia con il discorso pronunciato alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti.
Nel Maggio del 1924 Matteotti denuncia con un appassionato e duro intervento le violenze e i brogli commessi dai fascisti durante le elezioni del mese precedente.
Poco dopo Matteotti viene rapito da una banda di fascisti agli ordini di Drumini , alla scena assiste un testimone che denuncerà il fatto prima ai giornali e quindi alla polizia.
Ne segue un attacco al partito fascista portato avanti da grandi giornali ed anche gran parte dell’opinione pubblica ritiene che il rapimento sia stato voluto da Mussolini.
I partiti dell’opposizione con l’esclusione del PCI di  Antonio Gramsci decidono di abbandonare il Parlamento in segno di protesta e questo fatto darà a Mussolini il tempo di riorganizzarsi e pronunciare il famoso discorso in cui si addosserà tutte le responsabilità del delitto.
Il corpo di Matteotti verrà “ritrovato” solamente il 16 Agosto 1924, dopo circa due mesi dalla morte e questo impedirà qualsiasi tipo di accertamento sulle cause del decesso.
Nel frattempo le squadre d’azione si scatenano incendiando le sedi dei giornali dell’opposizione e picchiando vigliaccamente tutti coloro che si opponevano al fascismo, tra cui i Liberali Amendola e Gobetti , che morirono in seguito alle percosse subite dalle camicie nere.
Dal film emergono chiaramente le complicità della polizia che tenta di coprire e sviare le indagini sulle varie << azioni punitive >> compiute dalle squadracce fasciste.

Giacomo Matteotti: dal discorso alla sua morte

Gli oppositori di Mussolini vengono uccisi o comunque ridotti al silenzio con intimidazioni o violenze oppure con il carcere.
La stampa “libera” viene anch’essa ridotta al silenzio e lo stesso Re D’Italia consegna il Paese nelle mani del Duce non dimostrando la forza e la volontà di opporsi a ciò che ormai sta diventando un vero e proprio regime autoritario.
In questo clima di terrore anche il coraggio e la forza morale di alcuni personaggi come Matteotti e Gramsci non riescono a contrastare  l’ascesa ed il consolidamento di una dittatura che opprimerà l’Italia per oltre un ventennio e che la trascinerà in una guerra disastrosa al fianco della Germania nazista , con la promulgazione delle leggi razziali e la persecuzione degli ebrei. Azioni queste condannate recentemente anche da Gianfranco Fini presidente di Alleanza nazionale che discende dal movimento Sociale Italiano che a sua volta si rifaceva al partito fascista.
Anche se con le dovute differenze ancora oggi stiamo assistendo ad un tentativo di ridurre la libertà di stampa e di far passare le “verità ufficiali” attraverso un sistema di monopolio televisivo.