Dolce stil novo: riassunto sul movimento artistico di Dante

Dolce stil novo fu un importante movimento poetico del duecento il cui iniziatore fu Guido Guinizzelli, seguito da un gruppo fiorentino, ma le origini risalgono a un passo del purgatorio della Divina Commedia di Dante Alighieri. Caratteristiche e origini del dolce stil novo (2 pagine formato doc)

Appunto di ubinik86

DOLCE STIL NOVO: DANTE

Il dolce stil novo.

La terza e più importante scuola poetica del Duecento fu il “dolce stil novo”, nata a Bologna fra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento. L’iniziatore fu Guido Guinizzelli, seguito da un gruppo fiorentino, come Guido Cavalcanti, Dante Alighieri, Lapo Gianni, Gianni Alfani, Dino Frescobaldi, Cino da Pistoia, ma il rappresentante più insigne fu Dante Alighieri.

Il nome della “scuola” deriva da un passo del Purgatorio di Dante Alighieri. Nel XXIV canto del Purgatorio Dante incontra Bonagiunta Orbicciani, il quale gli chiede la differenza fra i siculo-toscani e gli stilnovisti.
Dante risponde che loro scrivono seguendo la diretta ispirazione d’Amore, e dopo di che Bonagiunta dice di aver capito la differenza fra i toscani e “questo vostro dolce stil novo”: di qui il nome alla “scuola”.

Dolce stil novo: caratteristiche e tempi principali

DOLCE STIL NOVO: CARATTERISTICHE

Con questa risposta Dante non vuol dire che loro sono più sentimentali dei siculo-toscani, ma che sono capaci di descrivere i cambiamenti psicologici che l’Amore produce nella persona che ama e che esprimono tali sentimenti in forma dolce, atta cioè alla dolcezza del sentimento amoroso.

Dalle scuole precedenti gli stilnovisti prendono alcune tematiche già note:
1) l’esaltazione di Amore come suprema forma di aristocrazia spirituale;
2) l’affermazione che la vera nobiltà non deriva dal diritto di nascita, ma che essa risiede nell’animo;
3) la rappresentazione della donna come figura angelica.
Originale è invece il loro definirsi come  un pubblico nuovo di produttori ed utenti della poesia, come libero gruppo di “cori gentili”, capaci di vivere e intendere la nobilitante esperienza d’amore. Essi fondano la loro superiorità sulla cultura, che è conquista individuale, e formano un gruppo di intellettuali che non coincide più con una corte, ma vive nella civiltà cittadina. Di conseguenza la loro dottrina d’amore non è espressa secondo i canoni del galateo cortese, ma s’ispira alla filosofia insegnata nelle Università, specialmente in quella di Bologna.

DOLCE STIL NOVO: RIASSUNTO

Gli stilnovisti intendono definire l’origine e la natura d’amore e riconducono alla vita della coscienza tutte le esperienze amorose, come la gioia, il tormento, la contemplazione, la passione.

In questa ricerca, che coinvolge tutta la coscienza, si avverte l’influsso della filosofia del tempo, specialmente quella di S. Bonaventura, che fu definita la “metafisica della luce”. Secondo questa dottrina la luce, manifestazione dell’Essere Supremo, viene riflessa dalle Intelligenze angeliche motrici dei cieli e dalle creature umane più elevate, che diventano un incentivo per una conoscenza più piena di Dio.

Allo stesso modo la bellezza della donna è simbolo della bellezza di Dio, cui l’anima aspira, e amore è questa ispirazione. Però la donna è pur sempre ispiratrice di passioni, per cui la gioia della contemplazione è sempre insidiata dalla sorda resistenza della passione, donde il rapporto fra amore terreno e amore celeste e la giustificazione del primo sul piano morale e conoscitivo. Questa è la tematica dello stilnovismo, anche se i vari autori esprimono questa ascesa in modo diverso.