Purgatorio, Canto 31: analisi e riassunto

Canto 31 del Purgatorio di Dante: analisi e riassunto (4 pagine formato doc)

Appunto di moijta

PURGATORIO CANTO 31: ANALISI E RIASSUNTO

Purgatorio XXXI. Il rimprovero di Beatrice. I canti XXX e XXXI del purgatorio consentono al lettore di entrare in contatto con il mondo interiore del poeta viator
- al verso 145 il canto XXX si conclude con il discorso di Beatrice e in apertura del XXXI tale discorso prosegue saldando i due canti indissolubilmente
- dall’incantevole apparizione della donna amata e ritrovata dopo tanti anni Dante trapassa bruscamente ad una condizione contrassegnata prima dal disorientamento, poi dalla dolente sensazione del distacco, infine dall’amara sorpresa dalle veementi parole di Beatrice
- il pellegrino si trova in una situazione che non sa fronteggiare e, tremante ed impaurito, si accorge di essere rimasto solo
- le prime lacrime che Dante versa sono sparse per il proprio “dolcissimo patre”
- le sue guance richiamano “le guance lagrimose” che in Purg I il maestro aveva amorevolmente lavato dalla caligine infernale
- la spada di cui parla Beatrice sta per colpire Dante, cui è già stato concesso un privilegio assoluto

Canto 5 del Purgatorio: riassunto

CANTO 31 PURGATORIO: RIASSUNTO

il duro rimprovero da parte della donna amata metterà il pellegrino di fronte alle proprie responsabilità
- alla fine del canto XXX Beatrice ha espresso solo la prima parte delle accuse contro Dante all’inizio del canto XXXI le parole durissime di Beatrice continuano a fluire
- Dante vorrebbe parlare, ma in questo momento egli non è più padrone di sé, così che la sua voce accenna a muoversi ma subito si spegne e non viene articolata
- questi versi richiamano una scena lontana: accanto a lui al posto di Beatrice c’era Virgilio
- i due viaggiatori si trovavano nel secondo girone dell’Inferno, fra i lussuriosi (Inf V)
- Dante incontra Francesca da Rimini che, alla fine della prima parte del proprio discorso, preannuncia la fine che toccherà a Gianciotto: “Caina attende chi a vita ci spense”
- le rime e i versi 107, 109, 111 (spense, offense, pense) riprendono quelle dei versi 8, 10, 12 del canto XXXI del Purgatorio (spense, pense, offense)

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PURGATORIO CANTO 31: RIASSUNTO

la domanda che, prima Virgilio e poi Beatrice rivolgono al pellegrino è la stessa, “che pense?”
- davanti alla tragedia dei due amanti il poeta prova pietà poiché il suo animo si identifica con il loro constatando gli effetti devastanti della colpa
- considerando il canto V infernale, capiamo che adesso Dante si sta concentrando sul suo smarrimento, sulla colpevole deviazione dalla strada giusta
- la memoria ritualizza l’exemplum del peccato commesso da altri affinchè si abbia coscienza del proprio errore.
- Il poeta tenta nuovamente di parlare e questa volta è possibile scorgere un’ammissione di colpa, ma il si pronunciato e tanto debole che l’orecchio altrui non può percepirlo ® anch’egli sente l’animo spezzarsi e il pianto scaturisce.

Canto 1, 2 e 3 del Purgatorio: riassunto e analisi

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