Dal Positivismo al Decadentismo: riassunto
Il Positivismo, introduzione al Decadentismo e Giovanni Verga: riassunto (3 pagine formato doc)
POSITIVISMO E DECADENTISMO
A fine ‘800 cominciarono a circolare in Europa molte altre correnti culturali legate al progresso tecnologico e scientifico che in quel tempo si stava diffondendo, la corrente filosofica che predominò in tutta Europa fu quella del POSITIVISMO.
Positivismo.
• Rifiutava ogni concezione spiritualistica, come la fede religiosa
• Diffusione della scienza nuova ( psicoanalisi – sociologica)
• Fiducia illimitata nel progresso.
• L’intellettuale non si poneva più come portatore di ideali nazionali, liberali; ma si poneva come uno scienziato ad osservare la realtà, raccontando i fatti così come li vede.
L'età del Decadentismo: riassunto
DAL POSITIVISMO AL DECADENTISMO
Grande influenza su questa cultura ebbe lo scienziato Charles Darwin che accentuò la concezione materialistica della vita; anche le dottrine socialiste di Marx affermarono che la struttura materiale ed economica di una società determina il pensiero e la coscienza dell’uomo.
In quella letteraria (REALISMO) ovviamente non fu immune dalla corrente filosofica, da qui scaturiscono
in Francia il NATURALISMO (Zola = descrisse gli ambienti della periferia parigina dove maggiore era il degrado causato dall’industrializzazione.
E in Italia il VERISMO (Verga descrisse l’arretrata Sicilia e i gravi problemi che portarono l’industrializzazione.
Verismo. Il verismo si diffuse in Italia negli ultimi trent’anni dell’800, con il programma della ricerca del vero in tutti i campi delle arti, collegandosi strettamente con il naturalismo francese. Questa tendenza fu il frutto di un’esigenza molto sentita, cioè quella di elaborare nuovi moduli espressivi con cui rappresentare i nuovi problemi politici e sociali. Il verismo, fu un fondo pessimistico di sfiducia nel progresso, di contrarietà al disfacimento dei valori tradizionali e al fallimento dell’economia. Ispirandosi alla visione filosofica del Positivismo, il verismo concepì l’opera letteraria come un documento oggettivo dei comportamenti umani.
DECADENTISMO: RIASSUNTO
I PRINCIPI DEL VERISMO ERANO:
- L’obiettività = cioè che il compito dello scrittore era di produrre le vicende umane dal vero.
- L’impersonalità = lo scrittore3 doveva nascondere nell’opera la sua presenza e non doveva dare giudizi, commenti ma doveva lasciare il fatto parlasse si sé.
- La scientificità = il vero andava ricostruito con un metodo scientifico nei fattori che lo determinavano.
- Un linguaggio nuovo = che doveva essere aderente alla realtà stessa, riproducendo il lessico, le cadenze ecc...
Il francese Bergson = Il quale afferma che l’uomo è guidato da una forza evolutiva e vitale, e lo strumento che permette l’uomo di conoscere questa energia creatrice non è la ragione, ma l’intuizione .Inoltre esiste un tempo cronologico e un tempo interiore che si rifà in base alle esperienze passate.
Nietzshe= il quale afferma che i valori assoluti sono morti e non è importante conoscere la realtà, ma l’appartenenza; egli esalta la forza, la gioia di vivere e tra tutti questi elementi convergenza la figura di un individuo d’eccezione, che si poneva al di sopra della morale comune, come il Superuomo.
Freud= il Quale afferma che una parte della nostra mente ci è conosciuta, questa parte viene definita “incoscio” che ci guida nelle azioni affermando il Super-io.
Da queste premesse storiche, sociali e filosofiche scaturì un’altra corrente di pensiero chiamata dagli intellettuali: DECADENTISMO.