Definizione delle principali figure retoriche
Le principali figure retoriche, definizione (3 pagine formato doc)
FIGURE RETORICHE PRINCIPALI
Figure retoriche.
Allegoria: figura retorica consistente nell’esprimere un significato astratto con una o più frasi o elementi narrativi di significato letterale diverso
Allitterazione: figura retorica che consiste nella ripetizione di una lettera o di una sillaba all’inizio o all’interno di più parole
Anafora: figura retorica che consiste nella ripetizione di una parola o di un gruppo di parole all’inizio di frasi o di versi successivi, allo scopo di enfatizzare l’espressione.
Analogia: figura retorica che accosta immagini diverse, prive di legame logico-razionale, mediante termini solitamente adoperati con un significato diverso
Anastrofe: inversione del corretto ordine delle parole nella proposizione.
Anticlimax: successione di parole o frasi in ordine di progressiva attenuazione
Antitesi: figura retorica consistente nell’accostamento di termini e concetti di senso opposto all’interno di una stessa frase.
Arcaismo: uso di una parola nel suo significato antiquato.
Asindeto: figura retorica consiste nella soppressione delle congiunzioni coordinative o disgiuntive (sostituite dai segni di interpunzione) tra più parole di un verso.
FIGURE RETORICHE SIGNIFICATO
Assonanza: è determinata dalla uguaglianza di vocali in due parole finali di due versi, in sostituzione della rima; si tratta di una rima imperfetta data dalla somiglianza di suono e non dalla perfetta corrispondenza.
Climax: procedimento retorico che consiste nel disporre frasi, sostantivi e aggettivi in una progressione “a scala”, cioè una gradazione ascendente, per creare un effetto o significato o tono progressivamente più intenso.
Consonanza: coincidenza delle consonanti per creare un legame allusivo tra i due termini.
Enjambement: sfasatura tra metrica e sintassi: la frase, continuando oltre la fine del verso, determina la non coincidenza tra il periodo metrico e il periodo sintattico.
• legare sintatticamente il verso a quello successivo.
• Dare risalto alle parole finali ed iniziali dei versi.
• Spezzare il ritmo.
Enumerazione: elencazione di termini (persone, oggetti, luoghi) coordinati per asindeto cioè senza uso di congiunzioni, o per polisindeto cioè ripetendo la congiunzione tra le parole o frasi.Nel primo caso l’enumerazione crea un effetto di rapidità; nel secondo caso di lentezza. Nella poesia contemporanea si riscontra anche l’enumerazione caotica che elenca le parole senza alcun ordine.
Eufemismo: figura retorica affine alla litote, attenua un pensiero sgradevole o un espressione ritenuta troppo aspra.
Inversione: figura retorica che consiste nell’invertire il corretto ordine delle parole nei versi.
Iperbato: consiste nell’invertire l’ordine delle parole, inserendo un termine fra parti del discorso che dovrebbero essere unite. In linea generale l’iperbato e l’inversione innalzano il tono del discorso.
Iperbole: amplificazione del significato di un espressione.
Iterazione: consiste nel ripetere parole in versi successivi al fine di ottenere particolari effetti espressivi.
Elenco delle principali figure retoriche
COSA SONO LE FIGURE RETORICHE
Metafora: figura retorica che consiste nel sostituire un termine con un altro, in base ad un rapporto di somiglianza tra i due termini. È di solito definita una similitudine abbreviata, di cui risulti taciuto ogni elemento di comparazione.
Metonimia: figura retorica che consiste nel sostituire un termine con un altro che ha col primo un rapporto di contiguità logico o materiale. La sostituzione può avvenire fra :
• Effetto - causa
• Causa - effetto
• Astratto – concreto
• Materia – oggetto
• Mezzo – persona
• Autore – opera
Onomatopea: si ha quando il suono delle parole evoca e suggerisce il rumore prodotto dall’oggetto cui si riferiscono, creando un fenomeno di armonia imitativa, oppure quando ne evoca il significato.
Ossimoro: figura retorica consistente nell’accostare nella stessa espressione, termini antitetici, dal punto di vista concettuale, tali da costruire un paradosso.
Perifrasi: giro di parole per indicare una persona o un concetto.
Polisindeto: consiste nella ripetizione della congiunzione di coordinazione tra parole o frasi dando omogeneità e pregnanza di significato al testo di significato al testo.
Similitudine: figura retorica che istituisce un paragone tra oggetti, immagini, persone e situazioni, attraverso connettivi (avverbi di paragone o locuzioni avverbiali).
Sineddoche: è affine alla metonimia e consiste nella sostituzione di un termine con un altro,avente col primo un rapporto di contiguità, nel senso di maggiore o minore estensione del significato:
• La parte per il tutto
• Il tutto per la parte