Programma di italiano di quinta liceo

Programma di italiano di quinta liceo: riassunto su Leopardi, la scapigliatura, Verga, Zola, il futurismo, i crepuscolari, D'Annunzio, Pascoli, l'espressionismo, Svevo, Pirandello, Montale, l'ermetismo e Saba (23 pagine formato doc)

Appunto di frifab

PROGRAMMA DI ITALIANO: GIACOMO LEOPARDI

Giacomo Leopardi.

il suo pessimismo non dipendete dalla deformità e dalla sua malattia, si può dire che grazie alla sua cognizione del dolore seppe guardare a fondo nella realtà che lo circondava e scoprirne aspetti e contraddizioni ad altri ignoti;
nacque con una situazione salutare cagionevole e peggiorò il suo stato fisico con “uno studio matto e disperatissimo” condotto per anni nella biblioteca paterna;
passaggio “dall’erudizione al bello”: valutò diversamente i valori della poesia e la traduzione del volgare, compose canzoni di stampo classicista di impegno civile e riflessione esistenziale;
peggiorarono le condizioni della sua salute: la nuova disposizione dell’animo e la nuova visione della realtà si concretarono in numerose riflessioni (Zibaldone) e in particolare alla teoria del piacere, che avrebbe rielaborato e approfondito in tutta la vita “passaggio dal bello al vero”;
compose Le Operette morali: segnarono il momento culminante nella concezione della natura, che ora gli apparve la principale colpevole dell’infelicità umana, approdo dal “pessimismo storico” (che reputava l’uomo e la ragione colpevoli dell’umana infelicità) al “pessimismo cosmico”( che
reputa la natura colpevole dell’infelicità dell’uomo, per avergli instillato l’esigenza della felicità);
trascorre gli ultimi anni della sua vita in un’ansiosa attesa della morte, quale definitiva liberazione dalle proprie sofferenze: elabora La Ginestra, che costituisce la summa della sua riflessione degli ultimi anni, in cui il radicale pessimismo si coniuga con un nuovo slancio utopistico, nell’appello tutti gli uomini a consociarsi contro il comune nemico, la natura e in cui trova consacrazione la sua poetica non più orientata verso un linguaggio indefinito e vago.

Giacomo Leopardi: vita e opere in breve

GIACOMO LEOPARDI: RIASSUNTO

L’evoluzione del pensiero leopardiano:
Il pensiero di Giacomo Leopardi non assume veste sistematica ma è un insieme di riflessioni diluite nel tempo e soggette a progressivi sviluppi, ripensamenti, aggiustamenti, riconsiderazioni sotto angolature diverse. E’ quindi difficile da ridurre a teoria unitaria e lineare.
1.

constata la sua angoscia individuale, convincendosi di essere destinato anche in futuro alla sofferenza e alla infelicità, senza possibilità di scampo;
2. “pessimismo storico”: concepisce l’infelicità come una condizione propria dell’uomo, come un prodotto del divenire storico e del progresso; è l’uomo stesso che allontanandosi dal felice stato di natura ha in gran parte causato la propria infelicità; la natura è concepita come una madre provvida e benevola;
3. “teoria del piacere” in cui descrive l’infelice condizione umana: l’uomo sperimenta in sé un desiderio infinito di piacere, irrealizzabile per definizione; quando prova piacere si tratta di piaceri limitati e temporanei (cessazione di dolore) che non possono appagare l’infinito desiderio di piacere; la natura interviene benevola cercando di celare la verità all’uomo, nell’età primitiva o nell’infanzia l’uomo è meno infelice perché si illude essendo disposto all’immaginazione e alla fantasia, il progresso storico e l’età adulta sono epoche di disillusione infelicità e angoscia;

Giacomo Leopardi: riassunto