Dal Fermo e Lucia ai Promessi Sposi
I passaggi che hanno portato alla formazione e la stesura del romanzo storico "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni: dal Fermo e Lucia ai Promessi sposi (1 pagine formato doc)
DAL FERMO E LUCIA AI PROMESSI SPOSI
Dal “Fermo e Lucia” a “I promessi sposi”. Per la scrittura de “I Promessi Sposi” Manzoni inizia un lungo itinerario di lavoro che passa attraverso:
• la prima stesura (1821-23) del “Fermo e Lucia” (il titolo è convenzionalmente ripreso da un appunto sul manoscritto);
• la seconda stesura (1823-27) pubblicata con il titolo di “I Sposi Promessi” nel 1827;
• la revisione e stesura definitiva de “I Promessi Sposi”, compiuta fra il 1827 e il 1840.
I promessi sposi: stesura del romanzo
DIFFERENZE TRA FERMO E LUCIA E I PROMESSI SPOSI: SCHEMA
Le differenze più notevoli sono tra la prima e la seconda stesura: nella prima il testo presenta tratti romanzeschi e ha una struttura che procede per blocchi separati, una lingua che risente molto del francese e dei modelli letterari (sono presenti infatti francesismi e frasi in dialetto lombardo).
Nel 1824 inizia quindi il lavoro di revisione che si conclude nel 1827.
Gli anni compresi tra il 1827 e il 1840 sono dedicati a una attenta ricerca di un linguaggio vivo: la lingua è ancora rinnovata in direzione del fiorentino.
La stesura dei Promessi sposi
DIFFERENZE LINGUISTICHE TRA FERMO E LUCIA E I PROMESSI SPOSI
L'autore è da tempo interessato alla questione della lingua, che in Italia è dibattuta sin dal XIII secolo. Infatti gli Italiani, divisi politicamente, si sentono uniti nella cultura e, nell'Ottocento, aspirano ad una lingua letteraria che sia nazionale.
Perciò il Manzoni, che vuole fare del suo romanzo un'opera italiana, e non lombarda, mobilita la famiglia, per trasferirsi a Firenze qualche tempo. Ha bisogno di imparare il toscano parlato dalle classi colte, per frequenti e determinanti correzioni al linguaggio della narrazione.
Nel 1840 esce così la versione definitiva intitolata “I Promessi Sposi”.
Con quest’opera, mette in evidenza i suoi intenti: la verità storica e l’impegno per l’unità d’Italia. Egli, per fare ciò si riferisce al Seicento, quando il ducato di Milano viene conquistato dagli spagnoli ma, in realtà, intende riferirsi il 1800 e agli austriaci per suscitare lo spirito di ribellione negli italiani. Manzoni, inoltre, per poter raccontare in maniera realistica il ‘600, si documenta leggendo grida e altri romanzi storici.
Un altro argomento trattato dal Manzoni ne “I Promessi Sposi” è la religione. Egli infatti si occupa della figura della giustizia umana e della giustizia divina.