Canto 9 Purgatorio: analisi del testo e commento
Canto 9 Purgatorio: analisi del testo, temi e commento (3 pagine formato docx)
CANTO 9 PURGATORIO: ANALISI DEL TESTO
Purgatorio – Canto IX: analisi del testo
1-12: Dante comincia il canto con una perifrasi astronomica, sempre più complessa, sul modello di quella del Canto II.
Canto 8 Purgatorio: riassunto e temi
CANTO 9 PURGATORIO: TEMI
13-33: il fatto che la rondine emetta i suoi stridi indica che è quasi l’alba. Qui Dante fa riferimento al mito di Progne e Filomela, due sorelle. Tereo, marito di Progne, aveva violentato Filomela, così Progne, per vendicarsi, uccise Iti, il figlio che avevano, tagliandolo a pezzetti e dandolo a mangiare al padre. Quando Tereo ebbe mangiato le carni del figlio gli rivelò la verità, così questo tentò di uccidere entrambe le donne, ma tutti e tre furono trasformati in uccelli: Tereo in un upupa, un uccello cimiteriale e notturno, Progne in una rondine, perchè il suo garrito è un verso stridulo e Filomela in un usignolo dalla bellissima voce, perché lei era la vittima innocente. Dante nel presentare il sogno allude alla credenza medievale che i sogni fatti all’alba fossero veritieri e che quindi l’ultimo sogno fatto prima di svegliarsi fosse legato alla capacità della mente di essere divina, ossia indovina. Si trattava, perciò, di un sogno premonitore, che poteva anticipare il futuro. In questo si rifaceva anche alle conoscenze sulla filosofia araba di Avicenna, ritradotte nello ‘speculum naturae’ di Vincenzo di Beauvais. Dante si rifà anche al mito di Ganimede, figlio del re troiano Troo, e rapito da Giove, che si era invaghito di lui, nominandolo portiere degli dei al posto di Ebe, figlio di Giunone. Per questo la dea si adirò con i troiani secondo alcune interpretazioni.
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CANTO 9 PURGATORIO: ANALISI
Nel sogno pensa di essere sul monte Ida, là dove Ganimede fu rapito da Giove, tramutatosi in aquila, e pensa fra sé che forse il rapace è solito colpire in quel luogo le sue prede. Poi sogna che l'aquila piombi su di lui e lo ghermisca, portandolo in alto sino alla sfera del fuoco dove gli sembra di bruciare: nel sogno prova dolore, il che lo induce a svegliarsi improvvisamente. Secondo la concezione medievale intorno alla terra c’era la sfera dell’aria e poi la sfera del fuoco, Dante immagina di essere portato oltre a questa sfera, con un’esperienza drammatica, che però anticipa l’esperienza davanti a Dio, che è Luce, calore e speranza. Il sogno permette di approfondire delle verità con immagini simboliche, legate alla suggestione.
Canto 6 Purgatorio: parafrasi