Il re e lo stalliere: novella del Decameron di Boccaccio

Il re e lo stalliere: riassunto della trama, personaggi, spiegazione e commento alla novella del Decameron di Boccaccio.

Il re e lo stalliere: novella del Decameron di Boccaccio
getty-images

IL RE E LO STALLIERE

Il re e lo stalliere
Fonte: getty-images

La novella del Decameron di Giovanni Boccaccio è narrata da Pampinea, ed è ambientata all’epoca del re longobardo Agilulfo e della regina Teodolinda.

Ha per protagonista uno stalliere, uomo di umili origini, bello e cortese, che si innamora della stessa regina per la quale è a servizio, ma non le rivela i suoi sentimenti.

Con il passare del tempo nascondere il desiderio nei confronti della donna amata diventa per lui insostenibile al punto che l'uomo inizia a desiderare la morte. Essendo però un ragazzo ingegnoso, decide comunque di provare a soddisfare la sua passione amorosa con la donna.

Lo fa una notte, dopo essersi travestito come il re Agilulfo. Quando il re, rientrando nella stanza, si accorge dello stupore della moglie nel vederlo una seconda volta nella stessa sera, capisce immediatamente di essere stato ingannato, e va alla ricerca del colpevole.

Mentre tutti dormono, identifica il responsabile tramite il battito accelerato del polso. Per essere certo di riconoscerlo la mattina seguente, gli taglia i capelli. Ma lo stalliere è abile, e per non essere riconosciuto taglia i capelli dei suoi compagni nello stesso modo in cui il re aveva tagliato i suoi.

Non potendo più riconoscerlo, il re decide di non punirlo. Ma lo ammonisce comunque perché non commetta mai più il suo gesto.

IL RE E LO STALLIERE, PERSONAGGI

I personaggi della novella sono:

  1. Il re Agilulfo: È il re dei longobardi ed è sposato con Teodolinda. È un re saggio e virtuoso, al puntoche la situazione del regno era serena. Lui però era incurante della moglie ma pieno di furbizia (è l'antagonista)
  2. La regina Teodolinda: Moglie di Agilulfo, è però sfortunata in amore, perché rimasta vedova di un altro re longobardo. È una donna bella, saggia e onesta ma non abbastanza da essere appagata dal marito (è l'oggetto del desiderio)
  3. Lo stalliere: Uomo di umili origini ma dotato di grande furbizia, caparbietà, generosità e bellezza fisica tanto da somigliare al re. Inoltre è molto saggio, cosa che emerge dalla scelta di non dire a nessuno del suo innamoramento. Durante il momento dell’azione non parla mai perché sa qual è la cosa migliore da fare e si rivela molto furbo e astuto quando, intuendo il piano del re, taglia i capelli a tutta la servitù.
Ascolta su Spreaker.

LO STALLIERE DEL RE AGILULFO, TEMI

In questa novella il tema dominante è quello dell’amore che non conosce barriere sociali: lo stalliere, infatti, pur scegliendo come oggetto del proprio amore una donna di una condizione più agiata rispetto alla propria, rovescia la gerarchia sociale, perchéma dotato di intelligenza e saggezza. Grazie a queste, arriva a soddisfare il suo desiderio.

Il re e lo stalliere hanno in comune l’ingegno: l’uno esibisce il proprio nella saggia decisione di non rendere noto il suo innamoramento; l’altro nel mantenere segreta la vicenda. A collegare ed equilibrare i vari temi contribuisce in particolare il meccanismo della beffa, su cui si struttura la novella.

La vicenda è ambientata al tempo dei longobardi, ma la mentalità è strettamente trecentesca, oltre che mescolata con quella cortese, poiché l’intelligenza degli uomini viene usata per frenare i loro impulsi, usando e sfruttando al meglio la ragione.

Il re, la regina e lo stalliere escono dalla storia per diventare personaggi tipici dell’300 appartenenti alla nuova borghesia mercantile con alcuni cenni all’aristocrazia. Questo si nota nella saggezza che il re mostra per non compromettere la propria reputazione e nei modi raffinati e nelle doti di intraprendenza, spirito d’iniziativa, autonomia tipiche dello stalliere (e del mercante), che domina la realtà applicando astuzia e ingegno.

Perciò entrambe le figure di spicco diventano personaggi realistici: la categoria dell’utile, mercantile, e quella raffinata, aristocratica, li fanno agire secondo la nuova mentalità che si basa sull’ingegno.

Leggi anche:

Un consiglio in più