Recensione de "I Promessi Sposi" di Manzoni

Il romanzo narra la storia di due umili popolani filatori di seta: Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, il cui matrimonio è impedito da Don Rodrigo, signorotto di un paese vicino Lecco. Con tempo, luogo e giudizio personale (1 pagine formato doc)

Appunto di silfido
RECENSIONE I PROMESSI SPOSI RECENSIONE I PROMESSI SPOSI Il romanzo narra la storia di due umili popolani filatori di seta: Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, il cui matrimonio è impedito da Don Rodrigo, signorotto di un paese vicino Lecco.
Per mezzo di due suoi sgherri, i bravi, intima a Don Abbondio curato del paese, di non celebrare le loro nozze. Don Abbondio non osa compiere il suo dovere e cerca di rimandare la cerimonia con scuse e pretesti: ma Renzo insospettitosi dall'atteggiamento del parroco e da alcune parole di Perpetua, la serva del prete, costringe il curato a dirgli la verità. Il giovane vorrebbe vendicarsi, ma poi segue i consigli di Agnese, la madre di Lucia, e si rivolge al dottor Azzeccagarbugli noto avvocato.
Questi in un primo tempo da ragione a Renzo con gride e leggi in sua difesa, ma quando sente il nome di Don Rodrigo, cambia ogni cosa e caccia il giovane a malo modo. Lucia ed Agnese chiedono aiuto a fra Cristoforo, cappuccino del convento di Pescarenico, ed egli va da Don Rodrigo per tentare di convincerlo a lasciar in pace Lucia, ma viene messo alla porta con parole minacciose. Agnese allora suggerisce un'altra via: il matrimonio clandestino. Lucia, da buona cristiana qual è, è riluttante, ma, temendo una sproposito da parte di Renzo, finisce con l'accettare. Occorrono due testimoni e vengono trovati in Tonio, che ha un debito con Don Abbondio, e suo fratello Gervasio. Intanto Don Rodrigo mosso più dal capriccio per Lucia, dal puntiglio per una scommessa fatta con il conte Attilio decide di far rapire Lucia da i suoi Bravi. Nella stessa notte, la famosa notte degli imbrogli, mentre i promessi con Agnese si dirigono verso la curia per sorprendere don Abbondio, il Griso con i suoi sgherri penetra nella casa di Lucia. Nessuna delle due imprese riesce e Ambrogio, sentendo le grida del padrone suona le campane facendo fuggire i bravi e gli sposi per ora solo promessi.questi nel tornare a casa incontrano Menico mandato da fra Cristoforo per avvertirli di andare al convento per sfuggire a don Rodrigo. Giunti a Pescarenico dopo aver pregato insieme col frate che li esorta ad avere fiducia in Dio, si accomiatano da lui e salgono su una barca che li porta sulla riva destra dell'Adda; da qui sono scortati a Monza da un barocciaio. Per i prossimi è giunta l'ora della separazione: Lucia sarà ospitata nel monastero di Gertrude, una suora diversa dalle altre e Renzo proseguirà per Milano con una lettera di fra Cristoforo per il padre Bonaventura. Il giovane non trovando il padre Bonaventura al convento dei cappuccini va in giro per la città: si trova così in mezzo all'assalto dei forni prende parte alla sommossa e per il suo incauto parlare viene arrestato. Riesce però a liberarsi e riesce a fuggire prima a Gorgonzola e poi nel Bergamasco dove trova rifugio dal cugino Bortolo. Intanto don Rodrigo saputo che Lucia si trova a Monza presso la Monaca di Monza e Renzo è lontano e ricercato dalla giustizia, vuole condurre a termine il suo