Torquato Tasso e Manierismo: riassunto

Riassunto di letteratura italiana sulle caratteristiche del Manierismo e la vita, le opere e la malattia di Torquato Tasso (6 pagine formato doc)

Appunto di ghostofalbion

TORQUATO TASSO E MANIERISMO

Manierismo.

Il “Manierismo” si basa sulla tendenza a corrodere i modelli classici; questa corrente rende il messaggio classico drammatico. Il Manierismo non è, dunque, un rinnovamento esteriore (Barocco). I manieristi rifiutano il modello classico e percepiscono il dramma della contraddizione della vita umana.
Gli artisti si sentono alla deriva, non trovano una loro collocazione e si legano alla follia, alla drammaticità. Questa concezione è espressione della durezza della Controriforma. La Chiesa amplifica la paura dell’errore ed elimina l’illusione di una vita felice. Il Manierismo (=”alla maniera di”) tende a selezionare, scomporre, “atomizzare” i modelli. Esso è legato alla “teatralità”, cioè allo sviluppo del teatro. Lo stile manierista è contorto, tortuoso e riflette il dolore interiore dell’uomo.

L’arte è concepita come gioco libero, atto creativo. Nel corso del periodo manierista, l’arte viene imbrigliata in una serie di regole rigide e legate alla Controriforma, a cui Tasso si uniforma. Le opere di Tasso sono sempre accompagnate da una riflessione teorica sulle regole di un genere o della letteratura in generale. Questo atteggiamento esprime il suo desiderio di conformarsi alle regole. Però, Tasso opta per alcune modificazioni alle regole. Le parti migliori della produzione di Tasso sono quelle in cui la rigidità viene meno.

Torquato Tasso: biografia e opere

TORQUATO TASSO, MALATTIA

Torquato Tasso (1544/1535). La follia di Torquato Tasso deriva dalla situazione storico-culturale in cui egli vive (Manierismo). La personalità di questo autore è segnata dalla sua difficile situazione familiare. Il padre era autore discreto di poemi epico-cavallerischi e circolava in varie corti italiane, tra cui Ferrara. Dunque, il padre era molto assente; Torquato lo segue per un certo periodo, dopodichè lo abbandona. Dopo la morte della madre, egli mostra una personalità molto particolare. Per esempio si traveste da mendicante e annuncia alla sorella che egli è morto, per poi rivelarle la verità, dopo il suo svenimento. Poi, alla corte ferrarese, accoltella un servo , accusandolo di averlo spiato. Dunque, egli assume dei comportamenti fibici, Tasso senti il continuo bisogno di essere guidato, ma critica le guide che non risultano essere all’altezza del loro incarico. In ciò, si nota la continua ricerca di affetto e il senso di una forza arcana non qualificabile.

TORQUATO TASSO, OPERE

Lanfranco Carretti afferma che la personalità e le opere di Tasso sono caratterizzate de “bifrontismo culturale”. In esse vi è un mix di tenednze opposte (RinascimentoManierismo). Nelle opere di Tasso vi è il vagheggiamento voluttuoso della donna e della natura. A questa tensione rinascimentale è accompagnato un oscuro e tormentoso senso di colpa, dovuto alla Controriforma. Tasso ha fiducia nelle capacità dell’uomo di immortalare la vita o con l’eroismo o con la gloria letteraria. A ciò si accompagna la consapevolezza della caducità della vita. Lo scontro tra limitatezza e illimitatezza porta al dissidio interiore. Tasso ha una concezione rinascimentale dell’artista, inteso come un essere superiore, degno di onori e gloria. Ma, egli si rende conto che la società del tempo non concede all’artista quegli onori che si spettano. La corte è vista come habitat ideale per raffinatezza di sensi e spirito. Tale concezione è contraddetta, però, dalla presenza di corti attente a problemi pratici e oppresse dalla Controriforma. Per esempio, Alfonso II, a causa degli scatti d’ira di Tasso, è costretto a portarlo in manicomio.