Luigi XIV, Montesquieu e Rousseau
Testo argomentativo sul confronto tra il pensiero politico di Luigi XIV, lo Stato Liberale di Montesquieu e lo Stato Democratico di Rousseau (1 pagine formato doc)
MONTESQUIEU: POLITICA
Confronto tra le teorie politiche di Luigi XIV, lo stato liberale di Montesquieu e lo stato democratico di Rousseau.
Luigi XIV fu alla guida dello Stato francese dal 1661 fino al 1715. In questo periodo egli incominciò un complesso progetto di tipo assolutistico: decise di accentrare nelle proprie mani il potere decisionale e non convocò mai più l’assemblea degli Stati Generali (questo fu un chiaro segno che egli intendeva instituire un governo di tipo monarchico assolutistico). Inoltre mise in vendita le cariche amministrative, che diventarono poi ereditarie, in modo tale da conoscere sempre i suoi funzionari e che questi siano sempre fedeli al re. Luigi XIV si trasferì nella reggia di Versailles che presto divenne il centro politico e culturale dell’intero Stato francese.In conclusione, questa serie di azioni portarono alla completa sottomissione della nobiltà francese. Il filosofo francese Montesquieu, successivamente alla morte del Re Sole, espose nella sua opera “Spirito delle leggi” del 1778 le sue teorie sul concetto di Stato: il modello che egli propone è quello di uno Stato i cui poteri fondamentali (legislativo, esecutivo e giudiziario) risultano divisi, cioè ognuno gestito da un’autorità competente.
MONTESQUIEU: PENSIERO POLITICO
Montesquieu afferma quindi l’idea di uno Stato liberale formato da una Costituzione e da un Parlamento, oltre alla separazione dei poteri.
Alla teoria proposta da Montesquieu si contrapponeva quella di Rosseau; egli aveva individuato la sovranità popolare come autorità del potere legislativo , la quale eleggeva il governo che a sua volta svolgeva funzione esecutiva.
In base a questa idea il potere è incentrato nelle assemblee popolari che tramite delle votazioni eleggonno i propri rappresentanti: il modello di Rosseau riguarda uno Stato democratico.
Montesquieu: contesto storico, pensiero e opere
MONTESQUIEU: SEPARAZIONE DEI POTERI
Appare netta la distinzione tra l’assolutismo francese del Re Sole e le successive teorie sull’ideale di Stato: l’assolutismo concentra tutte le decisioni nelle mani del sovrano che esercita il potere il quale non ha nessun vincolo da rispettare ed esercita la sua autorità senza limiti.
Con Montesquieu e Rosseau ci si avvicina di più all’idea di Stato come è inteso da noi attualmente, anche se con qualche differenza: il primo propone la divisone dei poteri e di conseguenza propone uno Stato liberale con un Parlamento ed una Costituzione; il secondo sostiene che il popolo abbia la completa facoltà di eleggere un governo e di esercitare il potere legislativo attraverso dei propri rappresentanti (democrazia diretta).
Da qui nasce l’idea di Stato democratico.