Natalia Ginzburg: biografia

Biografia e opere della scrittrice Natalia Ginzburg (3 pagine formato doc)

Appunto di annafreggy

NATALIA GINZBURG: BIOGRAFIA

Natalia Ginzburg.

Nasce il 14 luglio del 1916 a Palermo, da Giuseppe Levi e Lidia Tanzi. In quegli anni, il padre, triestino, insegnava anatomia comparata all'Università di Palermo; più tardi, divenne un biologo e un istologo di grande fama. La madre, lombarda, era figlia di Carlo Tanzi, avvocato socialista, amico di Turati. Figure di primo piano, nella famiglia, Eugenio Tanzi, psichiatra, zio della madre, il musicologo Silvio Tanzi, morto giovane, fratello della madre, e Cesare Levi, fratello del padre, critico teatrale e studioso.
Nel 1919 la Famiglia Levi si trasferisce a Torino. Natalia non frequenta le elementari; studia in casa.
Nel 1927 è iscritta al Liceo-Ginnasio Vittorio Alfieri.
Nel 1935 consegue la maturità classica e si iscrive alla Facoltà di Lettere. Frequenta i corsi di Augusto Rostagni e Ferdinando Neri. Non si è mai laureata.
Scrive e pubblica i primi racconti su "Solaria", "Il Lavoro", "Letteratura" (1934-1937).

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NATALIA GINZBURG: OPERE

Nel 1938 sposa Leone Ginzburg. Nel 1940 segue il marito al confino in Abruzzo, a Pizzoli, un villaggio a quindici chilometri dall'Aquila, coi figli Carlo e Andrea. All'Aquila nasce la figlia Alessandra.
Nel 1942 pubblica, presso la casa editrice Einaudi, il suo primo romanzo, "La strada che va in città", con lo pseudonimo di Alessandra Tornimparte.
Nel 1943, il 26 luglio Leone Ginzburg lascia il confino, rientra a Torino e di lí passa a Roma, dove in settembre comincia la lotta clandestina. Il primo novembre, coi tre figli, Natalia raggiunge il marito a Roma, in un alloggio di fortuna in via XXI Aprile. Il 20 novembre Leone è arrestato dalla polizia italiana nella tipografia clandestina di via Basento. E' trasferito nel braccio tedesco di Regina Coeli.
Il 5 febbraio del '44 muore Leone Ginzburg nelle carceri di Regina Coeli. Dal giorno dell'arresto fino a quello della morte, Natalia non vide mai il marito.
Dopo una provvisoria sistemazione nel convento delle Orsoline al Nomentano, si trasferisce con i figli a Firenze, in casa della zia materna. Liberata Firenze, ritorna a Roma in ottobre. Prende alloggio in una pensione valdese a S. Maria Maggiore, poi in casa di un'amica, nel quartiere Prati. E' assunta come redattrice dalla casa editrice Einaudi.
Nel 1945 ritorna a Torino, nella vecchia casa dei genitori in via Pallamaglio (oggi via Morgari). Continua a lavorare nella casa editrice Einaudi.
Nel 1947 pubblica il romanzo "E' stato così".
Nel 1950 sposa Gabriele Baldini, professore incaricato di Letteratura inglese a Trieste; Natalia continua a vivere a Torino.
Si trasferisce a Roma con il marito, nel 1952. Qui pubblica il romanzo "Tutti i nostri ieri".
E' a Londra, nel 1960, con il marito Baldini, chiamato a dirigere l'Istituto Italiano di cultura.
Nel 1961 pubblica "Le piccole virtù". Nel 1962 è la volta del romanzo breve "Le voci della sera". Ritorna con il marito a Roma e prende alloggio in piazza Campo Marzio.

Lessico famigliare di Ginzburg: recensione

NATALIA GINZBURG: LESSICO FAMIGLIARE

Nel 1963 pubblica il romanzo autobiografico "Lessico famigliare".
Nel 1965 scrive la commedia "Ti ho sposato per allegria" per l'attrice Adriana Asti, che viene rappresentata con successo. Seguono nel 1968 le commedie "L'inserzione" e "La segretaria".
Nel 1969 muore a Roma il marito Gabriele Baldini.