Marziale e gli epigrammi

Un riasssunto ideale per prepararsi ad un'interrogazione o ad un compito in classe su Marziale e sugli epigrammi (1 pagine formato pdf)

Appunto di schiuss

MARZIALE E GLI EPIGRAMMI

Marziale.

Marziale nasce in spagna intorno al 40 d.C. vale a dire una ventina di anni prima di Giovenale. Nel 64 d.C. si trasferì a Roma e strinse amicizie importanti come quelle con Giovenale e Quintiliano.
Opere.
L’inaugurazione nell’80 d.C. dell’anfiteatro Flavio da parte dell’imperatore Tito fornì a Marziale l’occasione per comporre un primo libro di una trentina di epigrammi, il Liber de spectaculis, che descrive i giochi e gli spettacoli tenutisi durante la manifestazione. Sotto Domiziano poi, quindi tra l’84 e l’85 d.C. iniziò a comporre brevissimi epigrammi di accompagnamento a doni di varia natura da scambiare nelle festività dei Saturnali. Infine, a partire dall’86 per giungere al 98 d.C. pubblicò undici libri di epigrammi con cadenza annuale.

Marziale: vita, opere e poetica

MARZIALE: EPIGRAMMI

Epigrammi. Il metro prevalente usato nell’epigramma di Marziale è il distico elegiaco. All’interno della sua produzione tuttavia si possono distinguere alcuni filoni fondamentali, primo fra tutti l’epigramma comico-realistico che colpisce difetti fisici, vizi umani, delineando un quadro caricaturale della società del tempo. Nello schema tipico dell’epigramma di Marziale si distinguono di norma una prima parte descrittiva o narrativa che ha il compito di presentare una situazione e una battuta finale inattesa e pregnante che condensa il succo del testo.
Il numero di versi è sempre ristretto. Sul piano espressivo la brevitas implica l’uso di un linguaggio limpido e di una studiata collocazione delle
parole, che sfrutta tutto l’armamento retorico delle figure di stile. Il termine epigramma è di derivazione greca ed equivale il termine latino inscriptio e indica propriamente quella che in origine era un’iscrizione di carattere funebre o commemorativo. L’epigramma letterario tuttavia si distingue dall’iscrizione vera e propria (anche detta epigrafe) per non avere una destinazione pratica. Nel mondo romano l’epigramma ebbe la sua prima diffusione nella forma dell’epitaffio, cioè dell’iscrizione sepolcrale. I modelli che ebbe Marziale sono Virgilio, Seneca e Petronio, ma è solo con Marziale che l’epigramma diventa una forma letteraria di prim’ordine.

MARZIALE: EPIGRAMMI E SATIRA

La satira a confronto con l’epigramma di Marziale. La differenza tra la satira e l’epigramma di Marziale sta nel fatto che, mentre nella satira la presentazione di un comportamento va di pari passo con il giudizio morale, nell’epigramma invece esso risulta essere totalmente svincolato da qualsiasi tipo di giudizio.