Casina di Plauto: riassunto

Casina: riassunto, atto per atto, commento e analisi dei personaggi della commedia di Plauto e breve biografia dell'autore (21 pagine formato doc)

Appunto di gniky

CASINA DI PLAUTO: RIASSUNTO

Riassunto.

Un giorno Lisidamo vide che alle prime luci dell’alba stavano abbandonando una fanciulla per strada. Egli si avvicinò alla donna che la lasciava e la pregò di darla a lui, l’ottenne e la portò a casa consegnandola a sua moglie pregandola di averne cura e di educarla. La padrona acconsentì e la prese come se fosse sua figlia.
Appena Casina giunge in età da marito, il vecchio se ne innamora  perdutamente, e così suo figlio. Entrambi, di nascosto l’uno dall’altro, pensano di accasarla: il vecchio con il suo fattore, il giovane con lo scudiero, sperando entrambi di aver modo di dormire fuori casa.
 La moglie del vecchio si avvede che il marito è innamorato e prende la parti del figlio.
 Il vecchio, accortosi che suo figlio ama la stessa fanciulla e gli è d’ostacolo, manda il giovane all’estero.
 La sorte favorisce il vecchio, ma la moglie, venuta a conoscenza delle intenzioni del marito, si prepara a punirlo.
Il giorno delle nozze, il fattore e Lisidamo portano Calina nella casa del vicino condiscendente,  ignorando che la sposa non è altri che lo scudiero vestito da donna. Il vecchio è costretto a chiedere scusa alla moglie e Casina viene riconosciuta libera, una nobile Ateniese, poiché in realtà è la figlia del vicino e in questo modo potrà sposare Eutinico.

Menecmi di Plauto: testo

CASINA OPERA DI PLAUTO: PROLOGO

PROLOGO. All’inizio della commedia, dopo l’acrostico, si trova il prologo, aggiunto dopo la morte del poeta, dove il narratore saluta gli spettatori e si compiace del loro desiderio di vedere le antiche commedie, in particolare quelle di Plauto. Presenta allora un’antica commedia di Plauto che quando fu inscenata per la prima volta ottenne un successo superiore a quello di tutte altre commedie. Il narratore a questo punto svela il nome della commedia, in greco Clerumenoe scritta da Difilo e in latino Sortientes, cioè I sorteggianti, tradotta da Plauto, e fa una breve descrizione della trama della commedia.

CASINA DI PLAUTO: ATTO PRIMO

ATTO PRIMO - SCENA UNICA. I due servi litigano animatamente: Olimpione si lamenta con Calino, deciso a seguirlo, pregandolo di tornare in campagna nel suo dipartimento dove aveva tanto da fare, con la paura che il suo rivale, attraverso i suoi intrighi e quelli del vecchio padrone, porti via Casina sposandola a sua insaputa. Ma Olimpione si è fatto sostituire nel lavoro in campagna, poiché è deciso a raggiungere lo scopo per il quale è arrivato in città, sposare la schiava Casina e tornare nel suo dipartimento con sua moglie, non facendo più ritorno nella città. A questo punto si scatena un veloce scambio di battute provocatorie tra i due. Olimpione è intenzionato a costringere Calino a portare la fiaccola il giorno delle nozze, per far luce alla novella sposa, e di costringerlo, quando andrà alla fattoria, a mangiare grano e a dormire nel vano di una finestra, in modo tale che veda sempre i due sposini, e a portare un’anfora per riempire un paiolo e otto botti di acqua da una fonte, in modo da farlo incurvare per la fatica. Dopo l’accesa discussione Olimpione, annoiato, entra in casa di Lisidamo, Calino lo segue.