Apuleio e Le metamorfosi

Vita e opere di Apuleio, analisi delle Metamorfosi e la differenza tra Apuleio e Petronio (2 pagine formato doc)

Appunto di lamatematica

APULEIO VITA

Le Metamorfosi di Apuleio.

La vita di Apuleio. Apuleio nasce a Madaura nel 125 d.c e muore nel 170 d.c a Cartagine.
Grande interesse per la filosofia, rappresentante del Medioplatonismo.
Si interessa ai riti misterici.
Nel rapporto tra filosofia e magia il popolo associava la figura del filosofo a quella del mago, colui che entra in sintonia con il soprannaturale.

Le metamorfosi di Apuleio: analisi

APULEIO OPERE

Le opere. Scrive l’Apologia o The Magia Liber, un’orazione giudiziaria scritta per scagionarsi dall’accusa di aver circuito la madre di Ponziano (Pudentilla).
Le Metamorfosi o Asinus Aureus (definite da Agostino).

All’interno dell’intreccio principale si inseriscono innumerevoli digressioni costituite da vicende di vario tipo, dove il magico si alternava con l’epico, col tragico e col comico.
 
DIFFERENZE APULEIO E PETRONIO:
•    4 macrosequenze; 3 macrosequenze;
•    Struttura a cornice; struttura a labirinto;
•    IO narrante che coincide IO narrante che coincide con il protagonista dell’opera;
con il protagonista dell’opera;
•    Opera completa; opera incompleta;
Entrambi utilizzano gli schemi narrativi delle fabule milesie per esprimere la crisi della loro epoca, le inquietudini e i problemi del loro tempo.

METAMORFOSI APULEIO: STRUTTURA

Opera Le metamorfosi. Struttura. La principale innovazione nel romanzo è l’elemento mistico e religioso, Iside e Osiride divengono i poli di riferimento all’inquietudine religiosa dell’epoca. Nelle Metamorfosi il giudizio sulla magia è negativo, essa provoca la trasformazione di Lucio in asino, simbolo della degradazione dell’uomo. Solo grazie ad una seconda metamorfosi, dovuta soltanto alla misericordia isiaca, il protagonista riacquista le fattezze umane. L’opera si può interpretare in una chiave allegorica di cui fanno parte il proemio, la favola di Amore e Psiche, l’undicesimo libro e l’epilogo; essa va letta come il percorso iniziatici dell’anima dalla degradazione e dall’abiezione morale alla redenzione, l’opera manda un messaggio religioso: la salvezza dell’uomo non avviene grazie alla sua opera, ma è un dono gratuito della divinità, tutto ciò è un percorso circolare che si conclude alla fine del romanzo.
Il romanzo delle Metamorfosi si apre, dopo il proemio, con la presentazione del protagonista, Lucio (che narra in prima persona) in viaggio per la Tessaglia, regione famosa per la presenza delle maghe. Giunto a Ipata e ospite casa di Milone, la cui moglie è una maga, che cospargendosi di un unguento si trasforma in un uccello, Lucio che la vede trasformarsi, convince la serva Fotide con cui ha una relazione a prendere quell’unguento, ma per errore è mutato in asino, ma cibandosi di rose tornerà alla forma primitiva con l’aiuto di Iside. Viene rapito dai briganti. Nella loro spelonca giunge Caritè, una ragazza rapita il giorno prima delle nozze e per lenire la sua angoscia una vecchia le racconta la favola di Amore e Psiche. E’ un racconto nel racconto, collocato al centro del romanzo. La favola narra che in una città fantastica vivono un re e una regina che hanno tre figlie. La minore delle quali, Psiche è di tale bellezza da suscitare la gelosia di Venere. Psiche viene esposta su una roccia per divenire preda di un drago. Amore, figlio di Venere, si innamora della fanciulla, la porta in un castello incantato e la fa sua sposa, visitandola, però solo di notte, senza mai lasciarsi vedere in volto. Psiche rimasta incinta fa venire nel suo castello le sue sorelle invidiose: istigata da loro e spinta dalla curiositas, spia una notte Amore addormentato, ma una goccia di olio bollente caduto dalla lampada accesa sveglia Amore, che fugge via.