Ad familiares (raccomandazioni alla moglie e figli)

Appunto su Ad familiares XIV 4. Traduzione del testo di Cicerone. (file.doc, 2 pag) (0 pagine formato doc)

Appunto di fightclub
Io consegno lettere per voi meno spesso di quanto potrei, per il fatto che ogni momento della giornata è per me penoso allora quando o scrivo a voi o leggo le vostre lettere soffro di crisi di pianto impossibili da trattenere Io consegno lettere per voi meno spesso di quanto potrei, per il fatto che ogni momento della giornata è per me penoso allora quando o scrivo a voi o leggo le vostre lettere soffro di crisi di pianto impossibili da trattenere.
E volesse il cielo che fossi meno desideroso di vivere! Certamente nulla o non molto di male avrei visto nella vita. Che se la sorte mi ha riservato qualche speranza di riappropriarmi un giorno di un po' di serenità, ho sbagliato di meno; se queste sventure sono durevoli, io desidero veramente vedere te, vita mia, il prima possibile e morire tra le tue braccia poiché né gli, che tu hai onorato con grandissima devozione, né gli uomini, che io ho sempre servito, ci hanno ricompensati.
Sono rimasto a Brindisi per tredici giorni presso M. Lenio Flacco, uomo eccezionale, che non ha tenuto in alcun conto il pericolo ( di perdere) i suoi beni e la sua stessa vita pur di salvarmi né si è lasciato distogliere dalla pena di un'ingiustissima legge dal compiere i doveri sacri dell'ospitalità e dell'amicizia. Voglia il cielo che a costui possa un giorno ricambiare la gratitudine! Ad ogni modo lo terrò sempre presente. Sono partito da Brindisi il 30 aprile; attraverso la macedonia sono diretto a Cizico. O me distrutto o me avvilito! Come potrei ora chiederti di venire, malata e sfinita nel corpo e nell'animo? Non dovrei chiedertelo? Dovrei dunque rimanere senza di te? Farò così credo. Se c'è la speranza di un nostro incontro rinsaldala e agevolane l'attuazione; se come credo tutto è finito in qualunque modo tu possa fai di venire da me.