Crisi della Res Publica
Appunti sulla crisi della Res Publica (4 pagine formato doc)
L’età di Cesare si identifica con la crisi della Res Publica che è crisi delle istituzioni repubblicane e crisi della cultura.
Con la riforma di Mario sull’esercito, essere soldato diventa un mestiere.
Viene meno nel soldato il senso di appartenenza alla patria.
Si rafforza il legame privatistico fiduciario tra il soldato e il generale.
Riforma: senza mettere in discussioni l’ordinamento intero, apporto delle modifiche dall’interno per migliorare e rafforzare la Res Publica.
La cultura romana in questo momento, attraverso i suoi interpreti (Cicerone, Sallustio Catullo,…), si apre. Accetta e confrontarsi con filosofie sentite diverse, lontane dal mos maiorum perché il mos maiorum è in crisi.
Lo scopo di questa rivisitazione all’interno della cultura greca ha come scopo la ricerca di novità, di filosofie che possano contribuire alla salvezza del mos maiorum.
Prendono vita quindi generi come la lirica.
Il genere epico - lirico è sempre indizio di crisi. La poesia diventa così un’attività per pochi.
Si crea un genere nuovo: poema epico – didascalico. Questo si prefigge di insegnare l’Epicureismo ai giovani e alla classe dirigente romana. Ne è esempio il De Rerum Natura di Lucrezio.
Lucrezio sceglie di mettere in versi i concetti filosofici (un trattato filosofico non lo avrebbe letto nessuno). Lucrezio svuota il poema Dei concetti epici e lo riempie di contenuti filosofici epicurei. In questo modo Lucrezio “si fa leggere”.