De Otio di Seneca: traduzione
opera di Seneca, traduzione integrale (7 pagine formato doc)
De Otio di Seneca: traduzione.
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Infatti tra gli altri mali il peggiore è quello, che cambiamo i vizi stessi. Così non ci tocca/non ci capita neanche questo, di rimanere in un male ormai familiare: ci piace una decisione dopo l’altra, ci travaglia anche questo, che i nostri giudici non sono soltanto malvagi ma anche leggeri (inconsistenti).
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Ondeggiamo (ci lasciamo trasportare) e afferriamo una cosa dopo l’altra; lasciamo le cose cercate, cerchiamo le cose lasciate: ci sono vicende alterne tra il nostro desiderio e rimpianto.Infatti tutti dipendiamo dai giudii altrui, e ci sembra la cosa migliore ciò che ha molte persone che la lodano e la ricercano, non ciò che è degno da lodare, né riteniamo buona o cattiva una strada in sé, ma dal numero delle impronte, tra le quali non ce n’è nessuna di quelle che ritornano.