De Rerum Natura - La Natura Matrigna
Traduzione, analisi e commenti del testo originale (2 pagine formato doc)
La Natura “Matrigna”(De rerum natura 5,195-234)
E se pure io ignorassi quali siano i principi costitutivi della realtà,
tuttavia, oserei affermare questo in base alle stesse osservazioni
del cielo e dimostrarlo in base a molti altri elementi,
e cioè che in nessun modo la natura è stata creata
per noi per volere divino: si erge caratterizzata da una così grande colpa.
NB: anche se si ignorassero i principi fondamentali delle cose, basterebbe guardarsi intorno per avere la percezione chiara che la natura non è stata creata per l’uomo grazie ad un qualche volere divino.
La natura, infatti, si presenta caratterizzata da grandi difetti.
Lucrezio non accusa, tuttavia, la natura, ma si limita a dire che la natura non agisce pensando all’uomo, per cui se l’uomo si sente defraudato è solo colpa sua, avendo pensato di avere diritti che, invece, non aveva.
In primo luogo, quanta terra la grande estensione del cielo ha ricoperta,
di essa i monti e le selve (abitazioni) delle fiere ne possedettero,
nella loro avidità, una parte, le rupi e le desolate paludi e
il mare che, per ampio tratto, separa le rive delle terre, la occupano.
Inoltre, il calore infuocato e la continua caduta della neve
porta via agli uomini quasi due terzi.
NB: anche Cicerone, nel Somnium Scipionis, aveva fatto riferimento alla fascia equatoriale e alle zone polari, per ribadire il fatto che la fama dell’uomo non può giungervi.