De Rerum Natura - Il sacrificio di Ifigenia
Traduzione, analisi e commenti del testo originale (2 pagine formato doc)
Il Sacrificio di Ifigenia (De rerum natura 1,80-101)
Io temo, a questo proposito, questo, cioè che
tu, per caso, pensi che io ti inizio ai principi di una dottrina empia (ai principi empi di una dottrina)
e che, inoltre, ti introduca sulla via della scelleratezza.
E, al contrario, troppo spesso,
quella superstizione religiosa ha generato azioni scellerate ed empie.
Notiamo la ripetizione per ben due volte dell’aggettivo “Impia”: nel verso 81 è riferito all’insegnamento di Lucrezio , mentre nel verso 83 si riferisce alle azioni religiose.
Ad esempio, in Aulide, i comandanti scelti dei Danai, il fior fiore degli eroi, contaminarono vergognosamente l’altare della vergine Artemide con il sangue di Ifigenia.
In questi tre versi, notiamo che Lucrezio utilizza degli arcaismi: il genitivo della prima declinazione esce in “ai” nei sostantivi “triviai”, “Iphianassai”, per sottolineare l’orrore che ciò che descriverà susciterà. Il fatto che definisca i capi scelti “il fior fiore degli eroi”, è detto con sarcasmo, per indicare che la superstizione porta qualunque uomo, anche il più nobile d’animo, a compiere azioni empie e vergognose.