La poesia nell'età neroniana

Sintesi delle caratteristiche principali della poesia nell'età di Nerone.(formato word 2 pg) (0 pagine formato doc)

Appunto di elenu
La poesia nell'età di Nerone La poesia nell'età di Nerone Durante l'impero di Nerone, negli anni 54/68, assistiamo ad una rigogliosa fioritura letteraria, tanto + notevole se la paragoniamo alla produzione del periodo immediatamente antecedente.
Sotto questo impero nascono gran parte delle opere di Seneca, il poema epico di Lucano, le satire di Persio, il romanzo di Petronio. Si ha inoltre una ripresa del genere bucolico. Tuttavia la poesia dell'età di Nerone presenta anche spiccati caratteri di novità e di originalità, specialmente con il Bellum civile di Lucano, profondamente innovatore rispetto all'Eneide, con le satire di Persio, con l'Apokolokyntosis di Seneca e il Satyricon di Petronio. E' legittimo domandarsi se questa fioritura letteraria e l'alto valore artistico di alcune delle sue manifestazioni si debbano collegare con la politica culturale di Nerone e con la sua opera di promozione delle arti, e inoltre se sia possibile individuare aspetti e linee di tendenza comuni che caratterizzano la letteratura dell'età neroniana, differenziandola dalle epoche precedenti e successive.
Fra gli imperatori giulio-claudi Nerone fu indubbiamente il + interessato e appassionato alle lettere, e l'unico che abbia tentato di seguire l'esempio di Augusto (circolo di Mecenate), raccogliendo intorno a se un gruppo di intelletuali e di poeti e stimolando la loro attività anche a fini celebrativi e propagandistici. Fornito di un'ottima preparazione letteraria, egli dimostrò una vera e propria passione x la poesia, x la musica e x gli spettacoli teatrali. Scriveva assiduamente carmi, servendosi anche della collaborazione di giovani poeti che lo aiutavano a completarli e perfezionarli. Si cimentò in vari generi: la lirica, la tragedia e l'epica. In quest'ultimo campo compose un poema mitologico, ricordato da molte fonti, dal titolo Troica (Vicende troiane). Di esso era protagonista Paride, l'eroe bellissimo, amante di Elena, che Nerone raffigurava, in contrasto con la tradizione mitica, come guerriero valorosissimo. E' evidente, nelle iniziative assunte da Nerone in campo artistico, la tendenza alla ellenizzazione della cultura e del costume. Egli istituì infatti nuovi ludi di tipo greco: i Neronia, fondati nel 60 e ripetuti (poiché quinquennali) nel 65; essi comprendevano, oltre a gare sportive, anche concorsi di musica, canto, eloquenza e poesia. Tali iniziative suscitarono il malcontento e le critiche dei tradizionalisti, scandalizzati che l'imperatore costringesse rispettabili cittadini ad esibirsi in pubblico come atleti, cantanti, musicisti ed attori, e che desse egli stesso l'esempio, intervenendo e partecipando di persona ai concorsi (e riportando la palma del vincitore). Le nostre fonti rivelano espressamente il carattere greco di tali manifestazioni e sottolineano lo scandalo e la vergogna dei benpensanti, legati agli antichi pregiudizi secondo cui era disonorevole x un cittadino romano, e tanto + x un membro della classe equestre o senatoria, calcar