Il ritratto di Giugurta
Traduzione di "La congiura di Catilina" di Cicerone. (file .doc, 2 pag) (0 pagine formato doc)
IL RITRATTO DI GIUGURTA IL RITRATTO DI GIUGURTA Strutturalmente omologo al ritratto di Catilina della precedente monografia, il ritratto di Giugurta precede la narrazione dei fatti.
Ma mentre di Catilina è subito dipinta la personalità vigorosa e affascinante, della grandezza di Giugurta si hanno inizialmente pochi indizi. A parte gli ingredienti topici della prestanza fisica e della giovinezza “sportiva”. L'eccezionalità del personaggio e piuttosto desumibile, indirettamente, sia dall'angoscioso presentimento di Micipsa che ne apprezza le doti ma teme per i figli in tenera età, sia dal favore di cui gode presso i Numidi che vedono nel giovane il leader carismatico. Mentre la caratterizzazione di Catilina è data, quella di Giugurta è da costruire desumendone i tratti dai vari comportamenti:” Di Catilina abbiamo un ritratto, di Giugurta uno spiegarsi dinamico dell'ethos attraverso le azioni”. [1] Costui, divenuto un giovane prestante e di bell'aspetto, ma soprattutto ragguardevole per intelligenza, non si lasciò corrompere dai piaceri e dall'ozio, ma, secondo gli usi della sua gente, cavalcava, lanciava il giavellotto, gareggiava con i coetanei nella corsa: e, benché eccellesse su tutti, a tutti, nondimeno, era caro. Dedicava, inoltre, la maggior parte del suo tempo alla caccia, era il primo o fra i primi a colpire il leone e simili fiere: quanto più agiva, tanto meno parlava di sé. [2] Dapprima Micipsa era stato lieto di tutto questo, pensando che dal valore di Giugurta sarebbe venuta gloria al suo regno; tuttavia, vedendo il prestigio di quel giovane aumentare sempre più, mentre lui era già anziano e i suoi figli ancora piccoli, cominciò a preoccuparsi gravemente di tale fatto, rivolgendo in sé mille pensieri. [3] Lo atterriva la natura umana, avida di potere e pronta a soddisfare le proprie passioni, e inoltre l'opportunità della sua età e di quella dei suoi figli, adatta a traviare, con la speranza di un facile successo, anche gli uomini meno ambiziosi; lo atterriva, infine, il forte affetto dei Numidi per Giugurta, che gli faceva temere l'insorgere di una rivolta o di una guerra civile, se avesse ucciso con l'inganno un tale uomo. LA CONGIURA DI CATILINA (62 a.C.) Catilina: politico romano. Sconfitto da Cicerone per il consolato del 63, presentò per il 62 un programma estremista che faceva leva sugli scontenti e gli indebitati. incontrò l'opposizione senatoria e ordì una congiura, denunziata, grazie ad una delazione, da Cicerone. condannato a morte, Catilina fuggì ma fu sconfitto con i suoi e ucciso in Etruria.