Somnium Scipionis (Cap. 13, 14, 15 )

Traduzione dei capitoli 13, 14 e 15 del "Somnium Scipionis" di Cicerone, più alcune note. (1 pg - formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di ciuttola
CAPITOLO 13 SOMNIUM SCIPIONIS CAPITOLO 13 SOMNIUM SCIPIONIS Ma affinché tu sia, o Africano, più ardente di difendere lo stato, tieni per certo questo: per tutti coloro i quali mantengano la patria, la favoriscano e la accrescano, è assicurato e riservato un luogo in cielo, ove felici possano godere di una vita senza fine.
Infatti non c'è niente di più gradito a quel dio sommo che governa tutto il mondo, per quanto almeno si fa sulla terra, che le comunità di uomini associati da leggi, che sono chiamati Stati; i reggitori e i salvatori delle quali partiti di qui, qui fanno ritorno. CAPITOLO 14 SOMNIUM SCIPIONIS Quando io sebbene fossi rimasto sconvolto per il timore non tanto della morte, quanto delle insidie da parte dei miei, chiesi infine se fosse vivo lui stesso e il padre Paolo e gli altri che considerassi essere i nostri morti.
“Certo, in verità ” disse “sono vivi questi che si sono liberati dalle catene dei corpi come da una prigione, la vostra in verità, che è detta vita, è la morte. Perché tu non guardi verso tuo padre Paolo che viene verso di te?” E non appena lo vidi, certamente scoppiai in un pianto dirotto, mentre lui, avendomi abbracciato e baciandomi, cercava di impedirmi di piangere. CAPITOLO 15 SOMNIUM SCIPIONIS E io, non appena, trattenuto il pianto, cominciai a poter parlare: “Ti prego” dissi “o padre santissimo e ottimo, dal momento che questa è la vita, come odo dire dall'Africano, perché indugio sulla terra? Perché non mi affretto a venire qui presso di voi?” “Non è così” disse lui. “Se infatti quel dio non ti avrà liberato da queste catene del corpo, cui appartiene tutto questo spazio celeste che vedi, non ti si può aprire l'accesso. Gli uomini infatti sono generati con questa legge, che conservino quel globo che vedi al centro di questo spazio, che è detta Terra, e a quelli è dato l'animo da quei fuochi eterni chiamate costellazioni e stelle che, sferiche e rotonde, mosse da menti divine, compiano le loro circolari orbite con mirabile velocità. E per questo da te, o Publio, e da tutti i giusti l'animo deve essere trattenuto nella prigione del corpo, né senza il permesso di quello, dal quale l'animo vi è stato dato, e non dovete allontanarvi dalla vita degli uomini, perché non sembri che voi siate venuti meno al compito umano assegnato dal dio.” Etsi + indicativo Tametsi, quamvis, quamquam = concessive Quamquam vuole il congiuntivo Ne enclitico interrogative indirette che si Num aspettano una risposta positiva Nonne Quin si trova dopo un verbo di dubbio negato (es. non dubito quin) Prohibeo + acc. persona + ablativo limitazione