Lo stile di Sallustio

Lo stile di Sallustio: caratteristiche, figure retoriche utilizzate dall'autore latino. Brevitas, variatio, arcaismi, efficacia

Lo stile di Sallustio
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SALLUSTIO

Lo stile di Sallustio: caratteristiche e figure retoriche usate dall'autore latino
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Gaio Sallustio Crispo è nato ad Amiternum nell’86 a. C., da una famiglia abbastanza agiata da consentirgli di studiare a Roma dove è entrato in contatto con la scuola neopitagorica di Nigidio Figulo. Sallustio è stato tra i più importanti storiografi dell’antichità e ed è stato testimone diretto delle più sanguinose guerre civili romane.

LA PROSA DI SALLUSTIO

Lo stile di Sallustio affonda le radici nel dibattito sulla retorica vivo a Roma nel I secolo a.C., diviso tra magniloquenza ed essenzialità. Le scelte sallustiane rappresentano il contrario della simmetria e della concinnitas di stampo ciceroniano. La prosa di Sallustio risente soprattutto del modello dello storico greco Tucidide e si manifesta nei tracciati asimmetrici e disarticolati, non segno di trascuratezza ma di scelta consapevole e di rifiuto dei ritmi riempitivi. Nelle amputatae sententiae, attribuitegli da Quintiliano, non sono formulazioni dissociate ma espressioni concentrate, dalle quali non si riscontra nessun elemento superfluo.

LO STILE DI SALLUSTIO: CARATTERISTICHE

  • Brevitas
    La breivtas è la concentrazione espressiva, raggiunta grazie a ellissi (omissione del superfluo), asindeti (coordinazione senza congiunzione) termini astratti, concordanze a senso, alle brachilogie (costruzioni abbreviate), zeugmi (la dipendenza di più termini da un unico verbo). L’incalzare del ritmo e la concentrazione dei concetti sono accentuati dal discorso indiretto e dagli infiniti storici.
  • La varatio
    La varatio consiste nel rompere la simmetria del periodo per stimolare nel lettore l'attenzione e la collaborazione. Le caratteristiche sono: la varietà lessicale (con costrutti non comuni) e delle congiunzioni, la paratassi e la disarticolazione sintattica, ma non le anafore e le antitesi. Con questo stile Sallustio esprime inquietudine e drammaticità dei caratteri e delle situazioni (segnato dall'uso di sed).
  • Gli arcaismi
    La gravità austera del giudizio morale si riscontra sul piano stilistico e lessicale nell’uso di arcaismi. Tra questi nominiamo il superlativo in –umus; forme come vostri, divorsi, avortere per vestri, diversi, avertere; le forme pronominali quoius, quo, aliquoius per cuius, cui, alicuius. Sul piano sintattico sono di sapore arcaico l’asprezza dei costrutti, le frasi nominali, il gusto catoniano. Le figure retoriche sono tutte molto ricorrenti.
    L'attenzione all'efficacia
    Caratteristica degli scritti di Sallustio è la duttilità con cui pause sentenziose creano solennità o rendono l’idea di corruzione. L’equilibrio classico e il senso della misura sono in passi in cui facilmente si poteva cedere al pathos o al gusto barocco per il macabro. Lo stile è sempre sorvegliato e si astiene dal fare leva sull’emotività.
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