William Shakespeare: opere
Appunti di letteratura inglese sull'analisi e riassunto di due opere di William Shakespeare: La tempesta e La commedia degli errori (9 pagine formato doc)
WILLIAM SHAKESPEARE OPERE
Durante il corso analizzeremo due opere di William Shakespeare: “The comedy of errors” e “The tempest”.
“The comedy” sembra essere una delle prime dello scrittore inglese, è datata 1593, ma degli studi recenti hanno affermato addirittura che sia la 10^ opera di S.
“The Tempest” invece è sicuramente una delle ultime (1611), ed anche gli studi recenti hanno avvallato questa tesi.
Una prima cosa da dire è che, mentre “the tempest” viene spesso portata in teatro, e ne sono stati ricavati anche molti film, “the comedy” è più difficile vederla rappresentata poiché i protagonisti sono due coppie di gemelli.
In tutte le opere di Shakespeare, e molto più spesso nelle commedie, ci sono de momenti di alta poesia, che però a volte non c’entrano nulla inserito in quel contesto, o rappresentano un’esagerazione del dialogo.
SHAKESPEARE COMMEDIE
“THE TEMPEST” E “THE COMEDY OF ERRORS” ANALOGIE E DIFFERENZE
Oggi analizzeremo i punti in comune delle due opere e le differenze che presentano.
Partiamo dai punti in comune:
- in entrambi c’è il tema dell’isola (molte opere inglesi riportano questo tema, forse proprio perché la loro patria è un’isola)
- il tema del naufragio
- il tema della magia (bianca o nera)
- la tempesta
- il tema del servo-padrone
- la geografia “immaginaria”
In entrambe le commedie al centro della storia c’è un naufragio che porterà i protagonisti a ritrovarsi su un’isola.
Il naufragio è la radice di tutto nella “comedy”, è la base su cui parte tutta la storia; ed è anche per questo che parliamo di commedia: si parte da un evento tragico che non porterà solo sventura, ma la famiglia, che si era divisa a causa di questo si ricongiunge.
A tal proposito vale la pena di dire che in “the comedy” tutto si “divide in due”, c’è sempre questo senso di doppio (pag.
The tempest: riassunto in inglese
SHAKESPEARE RIASSUNTO
Per quanto riguarda la magia, in “the tempest” di Shakespeare c’è molta più magia positiva: Prospero usa le sue doti magiche a fin di bene. La storia infatti comincia con Prospero che viene esiliato da Milano (che per S. è sul mare) e si imbarca con la figlia, quando però viene a sapere che sulla nave c’è anche il fratello usurpatore e il Re di Napoli, causa una tempesta per far si che si ritrovino su quest’isola per vedersi faccia a faccia. La tempesta in questo caso è frutto di magia, ma in “the comedy” è fenomeno del tutto naturale, anche se Antifolo è convinto che su quell’isola ci siano arti magiche oscure (in realtà sono tutte coincidenze e fraintendimenti): es. pag 23 Antifolo ha appena consegnato del denaro a quello ce crede il suo servo, però poi incontra quello vero e si rende conto che i soldi forse sono persi “la città è piena di diavolerie.. demoni occulti…”