I viaggi di Gulliver: analisi
I viaggi di Gulliver: analisi dettagliata, capitolo per capitolo, del romanzo di Jonathan Swift (2 pagine formato doc)
I VIAGGI DI GULLIVER: ANALISI
Analisi “Gulliver’s Travels”. Gulliver’s Travels è un romanzo di Jonathan Swift, del 1726, che narra di un medico, Lemeul Gulliver, che intraprende innumerevoli viaggi e scopre nuovi luoghi fantastici abitati da diversi personaggi.
L’opera è suddivisa in 4 libri, ovvero i 4 viaggi di Gulliver.
I viaggi di Gulliver: scheda libro
I VIAGGI DI GULLIVER: TEMI PRINCIPALI
Quest’opera, a prima lettura, può sembrare un semplice romanzo di avventura fantastica, ma in realtà è un’opera molto satirica e ricca di attacchi verso la meschinità degli uomini.
La satira si espande a macchia d’olio partendo da i lillipuziani, che stanno a indicare molto probabilmente gli inglesi, giudicati guerrafondai per banalità (come la questione dell’uovo) e non molto abili nella politica ( modo di ottenere una carica pubblica); fino ad allargarsi alla meschinità umana passando per la moralità utopica dei giganti, alla inadempienza degli scienziati (pazzi) di Laputa, fino al disprezzo più profondo versi gli uomini (yahoo) nell’isola dei cavalli, esseri quasi perfetti ma che peccano in umanità. Molto lo evidenzia la descrizione di un loro rito funebre. Molti esempi di tutta questa satira li troviamo in tutte le pagine del libro, ma in maniera particolare mi hanno colpito 4 episodi:- Capitolo 3 libro I da “ this diversion is only practised” a “to convince the emperor that they have not lost their faculty”
Questa descrizione minuziosa, di cui Gulliver si scusa per la digressione, è un duro attacco alle cariche politiche, disposte a tutto, perfino umiliarsi per ottenere cariche pubbliche, quindi soldi. La parodia qui colpisce Walpole, molto simile al tesoriere, che pur di mantenere la sua carica ha fatto prevalere la guerra ai suoi valori e pensieri.
I viaggi di Gulliver: recensione
I VIAGGI DI GULLIVER: ANALISI CAPITOLO 6
- Capitolo 6 libro II da “my little friend Grildrig” a “odious vermin that nature ever suffered to crawl upon the surface of the earth”
Questo è invece un duro attacco alla politica, mossa dal re dei giganti, che appassionatosi dei racconti di Gulliver giudica il modo di fare politica dell’uomo, corrotta piena di ozio e vizi, le cui leggi sono facilmente aggirabili. Gli uomini vengono classificati come vermiciattoli detestabili. Le cariche ricoperte dagli “onorevoli” non sono lo specchio della loro condotta di vita deprecabile.
- Capitolo 8 libro III da “ I was chiefly disgusted” a “and of the contemptible accidents to which they owed their succes”
Gulliver si trova in casa di un mago capace di evocare spiriti, e mosso dalla curiosità, è ambizioso di conoscere le vecchie glorie, ma la sua meraviglia si tramuta presto in un’amara delusione. L’uomo è sempre stato meschino, vile e bugiardo. I suoi imperi sono stati basati sui vizi e sulla menzogna, tutto questo viene racchiuso infatti con delle parole di alcuni re “un trono reale, non si regge se non sulla corruzione, mentre il carattere serio, sobrio e aperto del virtuoso è una palla al piede per gli affari di stato”.