Appunti su Giosuè Carducci
la vita, l'evoluzione ideologica e letteraria, la prima fase della produzione carducciana, le rime nuove, rime e ritmi: le odi celebrative, a proposito del processo Fadda, il concetto di Kitsch (5 pagine formato doc)
Appunti su Giosuè Carducci - Giosuè Carducci La vita Nacque nel 1835 a Val di Castello , in Versilia, da famiglia medio borghese.
Trascorse l'infanzia in Maremma, tra Bolgheri e Castagneto. Studiò alla scuola Normale Superiore di Pisa, laureandosi in Lettere nel 1856. Insegnò quindi alla cattedra di Bologna e partecipò intensamente alla vita culturale del tempo, collaborando ai periodici culturali allori più prestigiosi, come il Fanfulla della Domenica. Ottenne il premio Nobel per la poesia nel 1906 e morì l'anno successivo. L'evoluzione ideologica e letteraria Carducci fu inizialmente di idee accesamente democratiche e repubblicane. Negli anni giovanili seguì con entusiasmo le vicende risorgimentali, in specie l'impresa garibaldina. Come molti democratici subì una grande delusione alla conclusione del processo unitario con il trionfo del compromesso monarchico delle forze della Destra storica.Leggi anche Poetica e opere di Carducci
La sua attività intellettuale e poetica si indirizzò alla polemica contro l'Italia vile del suo tempo, che non rispondeva agli ideali risorgimentali. Si fece giacobinamente sostenitore dei diritti del popolo , mitizzando la democratica del popolo come forza motrice della storia, capace di abbattere le tirannidi e di trasformare il mondo. Fu anticlericale e si scagliò contro lo Chiesa ed il papa come baluardi della reazione tirannica. Polemizzò contro la stessa religione cristiana, in nome della concezione di della vita pagana e classica, libera da ogni ascetismo e presentò la religione come un residuo dell'oscurantismo medievale. Esaltò il progresso Negli anni maturi, con la stabilizzazione della situazione italiana dopo la presa di Roma, moderò le sue posizioni. Si delineò una involuzione monarchica e conservatrice. Il suo acceso patriottismo si colorò di nazionalismo. Si attenuò anche il suo anticlericalismo ed assunse atteggiamenti concilianti verso il papa e riconobbe il valore del cristianesimo. Negli anni giovanili assunse posizioni violentemente antiromantiche , proclamandosi scudiero dei classici.
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In particolare contestava il romanticismo sentimentale della seconda generazione e si scagliava anche contro il romanticismo cristiano di Manzoni. Cercando una forma adatta alla sua poesia civile e battagliera, Carducci mirò alla restaurazione di un discorso poetico alto, che ricuperasse la dignità aulica dei classici e per questo disedegnò i generi popolari prediletti dai romantici Più avanti si ampliarono i suoi orizzonti culturali e, con l'affievolrisi dell'impeto polemico, si sostituì in lui un ripiegamento intimo, l'analisi di momenti di sconforto, di tedio esistenziale.
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