Il Secretum

Analisi del Secretum, l'opera religioso-morale più importante di Petrarca, con accenni al confronto con Dante e una breve digressione sulle caratteristiche storico-culturali del Trecento (2 pagine formato doc)

Appunto di andreazambo
Francesco Petrarca - Il Secretum
Il Secretum (il cui titolo completo è “De secreto conflictu curarum mearum” ossia “Il segreto conflitto dei miei affanni”) è la più importante tra le opere di meditazione religiosa e morale nella produzione di Petrarca.
Viene concepito probabilmente tra il 1342-1343, ma poi subisce vari rimaneggiamenti fino alla stesura definitiva del 1353. L’opera è divisa in tre libri ed è strutturata come un dialogo tra Francesco stesso e la sua guida spirituale e filosofica, Sant’Agostino. 
Il dialogo prosegue per tre giorni al cospetto di una donna dall’aspetto bellissimo, allegoria della Verità, che ascolta sempre in silenzio (l’impostazione allegorica è una dimostrazione del permanere in Petrarca degli schemi tipici della cultura medievale). 


Nel dialogo lo scrittore si sdoppia nei due personaggi, proiezioni della sua interiorità inquieta e lacerata. Agostino è una sorte di voce della coscienza che fruga a fondo nell’animo di Francesco, portando alla luce e smontando le sue scuse, alibi morali e giustificazioni al fine di far emergere la verità, per quanto poco gradita; al contrario Francesco rappresenta la fragilità del peccatore, diviso tra l’attrazione lusinghiera dei beni e della comoda vita mondana, e la ricerca del distacco e della spiritualità. 


Nel primo libro Agostino, nel corso della sua analisi del comportamento di Francesco, si sofferma sulla debolezza di volontà che lo caratterizza da sempre.
Gli rimprovera perciò l’incapacità di riuscire a tradurre in atto le sue aspirazioni a una vita pura e virtuosa, lontana dai peccati e dalle cose mondane.