Eugenio Montale
Appunti sulla vita e le opere di Montale (4 pagine formato pdf)
Eugenio Montale nacque a Genova il 12 ottobre 1896.
di interrompere le lezioni di canto, rinunciando ad una carriera per la quale era particolarmente dotato.
Qualche anno più tardi conobbe Anna degli Uberti, la donna che spesso nelle sue poesie compare sotto il
nome di Annetta-Arletta.
Sin da subito, si caratterizza la sua poesia, improntata al rifiuto delle esperienze d’avanguardia.
Una prima pubblicazione, per mano di Piero Gobetti, dell’opera Ossi di seppia avvenne nel 1925, anno in cui lo stesso Montale firmò il manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce; questa sua
posizione però lo condannò a condurre un’esistenza schiva e appartata negli anni della dittatura.
Traferitosi a Firenze, nel 1933 ebbe modo di conoscere Irma Brandeis, una giovane studiosa americana che nelle poesie di Montale appare sotto il nome di Clizia.
Nel 1939, sempre con un altro editore in netto dissenso con il regime, Einaudi, pubblicò la sua seconda opera Le occasioni.
A partire dal dopoguerra iniziò la sua collaborazione presso il “Corriere della Sera” e nel 1956 uscì la terza raccolta La bufera e altro.
Dopo un lungo silenzio, nel 1971 uscirono i versi di Satura (nel cui volume comparivano anche gli Xenia dedicati alla memoria della moglie). Nel 1975 ricevette il premio Nobel per la letteratura, pronunciando il discorso E’ ancora possibile la poesia?
Il 12 settembre 1981 morì a Milano.
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Diplomatosi in ragioneria nel 1915, ben presto decisedi interrompere le lezioni di canto, rinunciando ad una carriera per la quale era particolarmente dotato.
Qualche anno più tardi conobbe Anna degli Uberti, la donna che spesso nelle sue poesie compare sotto il
nome di Annetta-Arletta.
Sin da subito, si caratterizza la sua poesia, improntata al rifiuto delle esperienze d’avanguardia.
Una prima pubblicazione, per mano di Piero Gobetti, dell’opera Ossi di seppia avvenne nel 1925, anno in cui lo stesso Montale firmò il manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce; questa sua
posizione però lo condannò a condurre un’esistenza schiva e appartata negli anni della dittatura.
Traferitosi a Firenze, nel 1933 ebbe modo di conoscere Irma Brandeis, una giovane studiosa americana che nelle poesie di Montale appare sotto il nome di Clizia.
Nel 1939, sempre con un altro editore in netto dissenso con il regime, Einaudi, pubblicò la sua seconda opera Le occasioni.
A partire dal dopoguerra iniziò la sua collaborazione presso il “Corriere della Sera” e nel 1956 uscì la terza raccolta La bufera e altro.
Dopo un lungo silenzio, nel 1971 uscirono i versi di Satura (nel cui volume comparivano anche gli Xenia dedicati alla memoria della moglie). Nel 1975 ricevette il premio Nobel per la letteratura, pronunciando il discorso E’ ancora possibile la poesia?
Il 12 settembre 1981 morì a Milano.
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