Il 5 maggio: analisi
Il 5 maggio: analisi dell'ode di Alessandro Manzoni. Spiegazione strofa per strofa, figure retoriche e commento personale (5 pagine formato docx)
IL 5 MAGGIO: ANALISI
Analisi testuale: “Il cinque maggio”
Comprensione complessiva
a) L’ode può essere divisa in due parti: commentarle ed evidenziare i motivi salienti.
L’ode costituita da 18 sestine viene solitamente divisa in due parti simmetriche tra loro.
La prima parte (vv. 1-54) è caratterizzata dalla reazione che ebbe Manzoni di fronte alla scoperta della morte di Napoleone e dalla presenza della figura di Bonaparte come uomo , davanti a se stesso , alle sue glorie, alla sua storia . Napoleone è l’unico protagonista di questa prima parte , gli si accosta solo il genio del poeta che rimarca come Manzoni non abbia mai parlato di lui :
“Lui folgorante in solio vide il mio genio , e tacque ; quando , con voce assidua , cadde , risorse e giacque , di mille voci al sonito mista la sua non ha” (vv.13-18) ma soltanto di come tutta la terra rimane “percossa e attonita” (v. 5) alla notizia della morte di un così grande uomo che ebbe in mano il destino di un epoca.
IL CINQUE MAGGIO: FIGURE RETORICHE
Le grandi conquiste vengono illustrate (vv.25-30) : “Dall’alpi alle piramidi” ovvero dall’ Italia all’Egitto (1789-1799), “Dal Manzanarre al Reno” dalla Spagna alla Germania, “Scoppiò da scilla al Tanai” dalla Sicilia alla Russia e “Dall’uno all’altro mar” dal Mediterraneo all’Atlantico, in questa prima parte . Così come vengono ricordate nei vv. 37-38 tutte le sue abilità e caratteristiche: “La porcellosa e trepida gioia d’un gran disegno” ovvero la gioia burrascosa del potere , “l’ansia d’un cor che indocile serve, pensando al regno;” l’ansia di un cuore che fa fatica a ubbidire perché pensa ad un regno tutto suo , “ e il giunge, e tiene un premio ch’era follia sperar;” egli raggiunge risultati che sembravano impossibili molto velocemente, “tutto ei provò: la gloria maggior dopo il periglio” lui provò la gioia maggiore dopo il pericolo, il pericolo si riferisce alla battagli di Marengo, “la fuga e la vittoria” la ritirata in Russia nel 1812 e le vittorie , “la reggia e il tristo esiglio: due volte nella polvere, due volte sull’altar” , Napoleone ottenne l’impero , ma ora si trova in esilio.
Il 5 maggio: analisi poesia
5 MAGGIO MANZONI: SPIEGAZIONE
La polvere si riferisce proprio all’esilio, alla fuga in Russia ma anche alle battaglie di Lipsia e Waterloo, mentre l’altare si riferisce alle vittorie e alla reggia. Non è casuale la scelta della parola “altare” da parte di Manzoni, proprio perché esso è il luogo di Dio e questo sta ad indicare la auto divinizzazione di Napoleone.
La seconda parte (vv. 55-108) è invece caratterizzata dall’incontro con Dio . Il v.49 sia apre ancora con delle nozioni sulla vita di Napoleone, ma nel v.55 l’ode muta totalmente e si passa ad una visione differente del personaggio. “E sparve” (v.55) inizia proprio così la decima sestina per indicare che Napoleone, colui che fu grande, scompare e viene mandato sull’isola di Sant’Elena costretto “nell’ozio” (v.55).
Il 5 maggio: analisi e commento
5 MAGGIO: COMMENTO PERSONALE
Fondamentale è la similitudine che comincia nel v.61 “Come sul capo al naufrago l’onda s’avvolve e pesa , l’onda si cui del misero, alta pur dianzi e tesa , scorrea la visa a scernere prode remote invan;” la sua condizione viene paragonata a quella di un naufrago, infatti come l’acqua dell’onda che aveva prima spinto in alto il naufrago facendogli vedere spiagge ora gli preme la testa e lo soffoca “tal su quell’alma il cumulo delle memorie scese!” (vv.67-68) anche le memorie di napoleone lo sovrastano; le stesse memorie che ora sono inutili perché lui sta andando nell’aldilà.
“Oh quante volte ai posteri narrar sé stesso imprese, e sull’eterne pagine cadde la stanca man” (vv. 70-72) importante è la concezione della mano stanca che si contrappone alle scene successive dove Napoleone ci viene presentato come nella prima parte dell’ode: fulmineo , veloce e autoritario.