Attendendo Elena: analisi del testo
Analisi del brano "Attendendo Elena" tratto dal romanzo "Il Piacere" di Gabriele d'Annunzio (4 pagine formato doc)
ATTENDENDO ELENA: ANALISI DEL TESTO
Attendendo Elena di Gabriele d'Annunzio: analisi del testo
1. Il brano si articola in due momenti: nel primo (dalla riga 1 alla 13) vi è un’accurata descrizione del paesaggio nel quale si svolgerà la vicenda seguente.
L'attesa dell'amante: analisi del brano tratto da Il piacere di D'annunzio
L'ATTESA DELL'AMANTE D'ANNUNZIO, ANALISI
Egli aveva già preparato il “caminetto e la piccola tavola del tè”3 e stava cercando affannosamente di prepararsi un discorso di accoglienza per la sua amata. Si guardava allo specchio perché “la sua vanità di giovine viziato […] non trascurava mai nell’amore alcun effetto di grazia o di forma”4. Tutto doveva essere perfetto ma “non sapeva […] con quali disposizione Elena sarebbe venuta”5.
2. L’atmosfera che viene descritta sia nella città di Roma sia all’interno della casa di Andrea, è un’atmosfera caratterizzata dal sole che spande i suoi raggi per le vie e nelle stanze. Il sole spandeva intorno un “tepor velato, mollissimo, quasi primaverile”6. L’aspetto primaverile si può rintracciare anche all’interno del palazzo Zuccari, le cui stanze andavano infatti “empiendo a poco a poco del profumo ch’esalavano ne’ vasi i fiori freschi”7.
Il Piacere di D'Annunzio: scheda libro
ATTENDENDO ELENA D'ANNUNZIO
Ma, mentre “su la piazza Barberini, su la piazza di Spagna”8 i raggi del sole colpiscono direttamente quella “moltitudine di vetture”9 che passava in corsa, nella casa di Andrea “la luce entrava temperata dalle tende di broccatello rosso”10 e faceva sì che esse disegnassero la loro “trama fiorita […] sul tappeto”11. L’atmosfera che si crea è, quindi, primaverile, l’aria sembra frizzante (anche grazie all’immagine delle “vie […] popolose”) e dovunque sembra regnare un clima di rinascita e felicità.
3. la casa di Andrea è molto ricca di particolari raffinati: già a partire dalle rose, che, folte e larghe, “stavano immerse in certe coppe di cristallo”12 che parevano simili a quelle dipinte in un quadro di Botticelli. Nel camino non ardeva, poi, semplice legno, ma legno di ginepro, e la tavola per il tè era preparata “con tazze e sottocoppe in maiolica di Castel Durante” 13 ornate con rappresentazioni mitologiche da Luzio Dolci. Le tende erano di “broccatello rosso a melagrane d’argento riccio, a foglie e a motti” 14 . Nulla, nella casa di Andrea, era, quindi, lasciato al caso: tutto era curato e prezioso.
Il piacere di D'Annunzio: riassunto
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