Simbolismo e Decadentismo di Baudelaire
Simbolismo e Decadentismo: riassunto sulle correnti letterarie e su Charles Baudelaire (4 pagine formato doc)
SIMBOLISMO E DECADENTISMO DI BAUDELAIRE
Baudelaire, Simbolismo e Decadentismo.
Baudelaire come precursore. Nel contesto di crisi di fine ‘800 la letteratura si caratterizza , non solo in Italia, per un generalizzato atteggiamento di fuga dalla storia, che trova una più evidente manifestazione nella polemica contro il Positivismo e l’arte veristica saldamente ancorata al reale.
Ora entrano radicalmente in crisi i valori e le fiducie borghesi; le forme d’arte nate dal Positivismo appaiono troppo anguste, perché troppo condizionate dal canone della verosimiglianza; troppo poveri e circostanziati si rivelano i confini del “rappresentabile”.
Sorge una tendenza nuova che vuole andare oltre il reale e il verosimile, oltre il fenomeno, toccare il fondo autentico della realtà, dare voce all’inesprimibile.
Simbolismo e Decadentismo: riassunto
DECADENTISMO BAUDELAIRE RIASSUNTO
Precursore e maestro di questa generazione poetica, era stato Charles Baudelaire, l’autore de “I fiori del male”, pubblicati nel 1857 e in una seconda edizione ampliata nel 1866.
Di estremo interesse anche le prose letterarie raccolte nel volume “Lo spleen di Parigi”.Baudelaire attraversa tutti i nodi ed i temi di quella che sarà la nuova letteratura:
- La diversità e la solitudine del poeta (L’Albatros)
- La percezione del mondo come mistero ed enigma (Corrispondenze)
- Il poeta come veggente e decodificatore di un “oltre” razionalmente insondabile.
- Il rifiuto di riconoscere confini o limiti dell’esperienza (il cielo ed il fango)
- Il rifiuto come uomo ed artista di ogni integrazione. Il peso di vivere. L’eterna oscillazione tra spleen e ideal. (Spleen)
- La percezione della folle artificialità della vita cittadina
- Il rifiuto come artista di ogni ruolo socialmente riconosciuto e la perdita dell’aureola. (Perdita d’aureola)
- Il rifiuto di ogni massificazione.
- Il poeta come flaneur e come dandy.
BAUDELAIRE SIMBOLISMO
Baudelaire incarna l’ambivalenza affettiva: l’eterna altalena tra spleen, noia esistenziale e disprezzo di sé, e ideal, aspirazione ideale. Egli si sente un angelo caduto e la sua coscienza di diversità ed estraneità approda alla noia, appunto, o alla rivolta. Un mondo interiore tanto complesso ha bisogno di sfumature, allusioni, di una poesia che ripudia l’oggettivo e affonda le sue radici in una dimensione ineffabile e in una sorta di misticismo dei sensi. Questa poesia, però, è caratterizzata da un’estrema consapevolezza e rigore espressivo. Raccolgono questa eredità i poeti del movimento simbolista.
BAUDELAIRE CORRENTE LETTERARIA
Il movimento simbolista. Ne sono protagonisti Mallarmè, Rimbaud e Verlaine,
Nel 1884 viene pubblicata l’antologia intitolata “Les poetes maudit”, curata da Verlaine e due anni dopo la rivista “Figaro” pubblica il manifesto del simbolismo di Moreas. Nasce così una poetica che ha una influenza determinante su tutta la poesia del ‘900. Essa è basata su alcuni punti fondamentali:
- la rinuncia alla ragione e lo sregolamento di tutti i sensi;
- 1 poeta come veggente;
- la poesia come assoluto;
- l'idea di una partecipazione mistica al tutto;
- la parola come magia, allusione, evocazione;
- la tendenza all'oscurità, i1 rifiuto della referenzialità, 1'importanza della analogia e della sinestesia; la concezione della poesia come musica, arte fonosimbolica;
- 1 verso libero.