Letteratura volgare: riassunto breve

Nascita del volgare e testi più importanti degli autori del '200: dalla poesia religiosa alla prosa (25 pagine formato doc)

Appunto di feffe89

LETTERATURA VOLGARE

I primi passi della letteratura volgare.

Primi secoli del Medioevo_ CULTURA ECCLESISTICA in lingua latina domina in Europa. I chierici, tuttavia, costituiscono una ristretta elìte al di sotto dei quali vi è un mondo popolare in continua evoluzione - non conosce né il latino classico, né il latino usato nelle corti e dagli uomini di chiesa, ma si esprime solo nel latino parlato.
Cultura ufficiale della chiesa: I padri della chiesa danno il via alla letteratura mediolatina.
Cultura orale popolare: cultura in lingua romanza (v-X sec) non ha prodotto autonomamente testi scritti.
seconda metà XI sec. In Francia si sviluppano le LINGUE ROMANZE d’oltralpe:
1.    lingua d’oil;
2.    lingua d’oc.

LA NASCITA DEL VOLGARE: RIASSUNTO BREVE

In Italia, la produzione italiana si limita ad alcuni documenti non letterari (=sotterranea vitalità del volgare) + testi letterari di San Francesco d’Assisi.
XII-XIII sec.

matura un uso del volgare con una finalità letteraria ben precisa.
ITALIA CENTRALE: attiva nell’elaborazione dei testi in volgare nelle abbazie benedettine. Queste ultime hanno il duplice merito di aver conservato la cultura latina e di essersi avvicinate alla realtà popolare.
XII sec. i chierici, per diffondere la morale cristiana, fornivano componimenti letterari destinati alla recitazione ad attori e giullari. Erano testi di letteratura religiosa adatti ad essere compresi da un pubblico non colto.
RITMI: successione di versi senza una schema metrico fisso e raggruppate in lasse di diversa lunghezza, ciascuna caratterizzata dal prevalere di una sola rima o assonanza.

La letteratura volgare in Italia: riassunto

TESTI IN VOLGARE

Carattere religioso, descrivono le nuove realtà comunali, testimoniano l'influenza della poesia provenzale sul volgare italiano.
AUTORI-TESTI
1.    “Indovinello veronese”
Testo scoperto nel 1924 da Luigi Schiapparelli in un codice delle biblioteca capitolare di Verona contenente testi liturgici, ed è databile tra la fine dell’VIII secolo e l’inizio del IX. Dall’analisi linguistica è emerso che il breve scritto fu redatto in uno scriptorium veronese da un copista o da un chierico. La matrice dell’indovinello, pertanto, appare colta, come dimostra la consapevole adozione in genere risalente alla tradizione latina altomedievale, quello degli aenigmata (=enigmi), del quale si riprende lo schema metrico: una coppia di esametri ritmici caudati. Rappresenta la più antica testimonianza scritta in volgare italiano che viene utilizzato in contrapposizione al latino.