Pascoli: formazione, poetica e pensiero

appunti sulla formazione, poetica e pensiero di Pascoli (2 pagine formato doc)

Appunto di ilthomaz

Pascoli: formazione, poetica e pensiero - GIOVANNI PASCOLI - FORMAZIONE E PENSIERO Determinati per la formazione di Giovanni Pascoli furono le traumatiche esperienze adolescenziali - il brutale assassinio del padre, rimasto impunito, e l'accanirsi della sventura e dei lutti sulla famiglia già provata dalla povertà.

Esse fecero maturare nel poeta non solo la concezione pessimistica della società e della storia, ma soprattutto causarono in lui una costante nostalgia della famiglia e dell'infanzia perdute. La vita e la poesia di Pascoli sono, infatti, dominate da una legame ossessivo e quasi morboso per la famiglia d'origine, sentita come luogo sicuro, chiuso ed esclusivo e rappresentata dalle metafore insistenti del “nido” (il luogo sicuro ed esclusivo) e della “siepe” (l'elemento di separazione, che protegge e difende dai nemici che vengono dall'esterno).


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Queste caratteristiche comportano da una lato la fuga del poeta dalla storia in una sorta di ripiegamento interiore e di malinconico vagheggiamento della campagna e dall'altro il rifiuto delle certezze positivistiche e dei miti scientisti. La scienza, in effetti, secondo Pascoli, si è dimostrata incapace di spiegare la realtà e soprattutto il senso ultimo delle cose: la realtà è un mistero ineffabile che sfugge continuamente agli schemi razionali con cui l'uomo cerca, presuntuosamente, di svelarla. Di questo atteggiamento nei confronti del rapporto dell'uomo con le cose deriva, per Pascoli, il valore euristico della poesia, che è intesa come una possibile forma di conoscenza pre-logica e pre-razionale.

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Da qui, però, deriva anche necessariamente lo scardinameto delle strutture sintattiche, linguistiche e metriche della lirica tradizionale: le premesse irrazionalistiche e intuitive che, sole, possono permettere l'acquisizione del mistero della realtà comportano uno stile e un linguaggio non razionale, ma analogico e simbolico. In ambito politico, le dolorose esperienze della giovinezza provocarono, come si è visto, un avvicinamento di Pascoli al movimento socialista, ma l'adesione al socialismo non fu motivata ad una salda e consapevole scelta ideologica, bensì da un generico umanitarismo e dallo slancio sentimentale verso la causa degli oppressi in cui egli stesso si identificava. Per tutta la vita, infatti, Pascoli continuò a professare sentimenti socialisti, ma si trattò sempre di stati d'animo emotivi, sganciati dalla situazione politica concreta e privi di chiarezza teorica.

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