Ovidio: la vita e le opere

Appunti schematici sulla vita e le opere di Ovidio (5 pagine formato doc)

Appunto di xchiarettax

OVIDIO: LA VITA E LE OPERE

Ovidio.

La vita e le opere. Publio Ovidio Nasone nasce il 20 marzo del 43 a Sulmona (Abruzzo) da una famigliari rango equestre.
Nel 31 si reca a Roma con il fratello per completare gli studi. Frequenta le lezioni dei più grandi maestri come Marco Arellio Fusco e Marco Porcio Latrone in un epoca in cui si diffonde la moda delle declamazioni che lo influenzeranno molto.
Il fratello si prepara al cursus honorum, mentre Ovidio, prima di prendere la decisione definitiva verso la poesia, ricopre qualche carica minore.
I suoi precoci esordi poetici gli consentono di inserirsi con facilità negli ambienti mondani e letterari della città; è subito poeta alla moda amato dal pubblico raffinato di Roma e della corte.

OVIDIO VITA RIASSUNTO

Nell’8 a.C. un evento sconvolge la sua vita: caduto in disgrazia con Augusto, ( forse perché egli si sentì offeso da un doppio crimine che il poeta non nega ma insiste nel considerare frutto di una imprudenza: uno fu il comporre l’Ars Amatoria, testo in cui Ovidio si fa maestro d’amore andando contro la moralità e l’austerità che Augusto aveva  cercato di favorire per decenni; l’altro fu il coinvolgimento in uno scandalo che travolse la nipote di Augusto, a causa di una relazione adulterina.) venne all’improvviso relegato a Tomi, sul mar Nero, nella periferia dell’impero.

Il poeta non fece più ritorno a Roma e morì tra il 17 e il 18 d.C.
Il corpus delle opere poetiche di Ovidio è diviso in tre parti legate a tre fasi della sua vita:
1.    dal 23 a.C. al 2d.C. ? dedicata alla POESIA ELEGIACA D’AMORE. Comprende AMORES, HEROIDES, ARS AMATORIA + REMEDIA AMORIS + MEDICAMINA FACIEI FEMINAE = ciclo di opere didascaliche di argomento erotico.
2.    dal 2 all’8 d.C. composizione delle METAMORFOSI (esametri) e dei FASTI (distici elegiaci) rimasti però interrotti.
3.    dall’8 al 18 d.C. ELEGIE DEL RIMPIANTO E DELL’INVETTIVA. Comprende TRISTIA, EPISTULAE EX PONTO, IBIS (tutte in distici).
Opere andate perdute: Gigantomachia, Medea, un epitalamio per l’amico Fabio Massimo, un carmen triumphale per Tiberio, due poemetti in onore di Augusto.

Ovidio: vita, opere e stile

OVIDIO AMORES

AMORES. Ovidio esordisce con una raccolta di elegie chiamata Amores che, composta tra il 23 e il 14, comprendeva 5 libri, ridotti poi a 3 per il risultato di una selezione operata dal poeta in vista della seconda edizione 81 d.C.)
Quando gli amores vengono completati sono già apparse altre raccolte elegiache ( di Cornelio Gallo, Tibullo, Properzio) e l’opera di Ovidio si presenta come un dei temi e delle situazioni tradizionali dell’elegia romana:
- l’amore per una donna chiamata Corinna
- le avventure che caratterizzano questo amore
- l’esaltazione della vita iners e dell’amore come militia
- la poesia intesa come lusus
- la recusatio della poesia epica e tragica.
Oviodio affronta questo repertorio in modo però assolutamente nuovo e originale; mentre infatti i poeti precedenti si dimostravano appassionati nelle vicende amorose, Ovidio in un certo senso se ne distacca, ponendosi con un atteggiamento ironico e giocoso nei confronti della sua esperienza.
Ovidio affronta ogni carattere della tradizione erotica, esponendoli al lettore  con un procedimento di ampliamento e variazione rispetto ai modelli.
Entro questo procedimento di manipolazione del repertorio erotico, rielaborato seguendo caratteri alessandrini come i particolari e le variazioni, Ovidio gioca con i propri temi.