Apuleio e Sant'Agostino: riassunto
Il romanzo e la novella, Apuleio, il cristianesimo e Sant'Agostino (3 pagine formato doc)
APULEIO E SANT'AGOSTINO
Il romanzo e la novella.
• Nel mondo classico rari, e comunque tardivi (solo a partire dall’età ellenistica) e di difficile definizione.
• In realtà non è che l’età classica fosse un mondo senza storie.
• Esso penetrò gradualmente nella letteratura scritta spesso sottoforma di digressioni inserite nell’ambito di alcuni generi maggiori (per esempio l’epica).
• Solo con fatica il romanzo si sviluppò come genere autonomo ( prima era infatti considerato inutile). Prima nella Grecia ellenistica e poi nella Roma imperiale.
• Si ipotizza una derivazione del romanzo greco dall’aggregazione di più novelle.
• Lo sviluppo della novella greca si colloca nella Ionia tra la fine del II sec aC e l’inizio del I sec aC grazie all’opera di Aristide Mileto autore di “storie milesie” (fabula Milesia). Il narratore è omodiegetico (interno) e il racconto è in prima persona. Si trattava di novelle licenziose incentrate sul tema dell’amore, beffa, sesso. Spesso il linguaggio era crudelmente realistico e a tratti volgare.
• La forma più diffusa era quella del romanzo erotico in cui l’amore appare fortemente idealizzato e che si conclude sempre con un lieto fine. Scarsa indagine psicologica. L’origine del romanzo greco è incerta.
• Nel mondo latino il romanzo è rappresentato solo da due testi: il Satyricon di Petronio (I sec dC epoca neroniana) e le Methamorphoses di Apuleio (II sec dC antonini). Novelle latine solo come digressioni all’interno di questi due romanzi.
• Romanzo latino ha tratti in comune con la narrativa greca (carattere marcatamente realistico). Le uniche 2 fonti sono molto diverse tra loro tantoché è stato difficile considerarli come appartenenti ad un genere unitario. Tuttavia ci sono tratti in comune: intento di dilettare il lettore, commistione tra romanzo e novella e il protagonista coincide con il narratore, interno alla vicenda narrata secondo la tradizione della fabula Milesia.
APULEIO E LA NATURA
Apuleio.
• Nacque a Madaura (Algeria) intorno al 125 d.C. Educazione filosofica prima a Cartagine e poi ad Atene. Interesse per filosofia, riti misterici, attività retorica.
• Nel 158 d.C. fu processato per magia : si difese brillantemente e venne probabilmente assolto (“ APOLOGIA”); tornata a Cartagine fu eletto per un anno sacerdos provinciae. Qui compone probabilmente “METHAMORPHOSES” e poi morì intorno al 170 d.C.
• Opere minori: fu uno dei maggiori rappresentanti del medioplatonismo; si interessò di magia (“APOLOGIA” o prose de magia liber: è l’unica orazione giudiziaria di età imperiale giuntaci, sostanzialmente ciceroniana nella struttura ma caratterizzata da una brillate oratoria di gusto neosofistico); compose inoltre numerosi discorsi epidittici (tra cui “FLORIDA” 23 declamazioni che fece come conferenziere itinerante nell’ambito del movimento della seconda sofista soprattutto a Cartagine); scrisse anche opere di natura erudita scientifica e poetica.
La favola di Amore e Psiche di Apuleio: testo e traduzione
APULEIO METAMORFOSI
• LE METAMORFOSI DI APULEIO: unico romanzo che abbiamo per intero. 11 libri. Doppio titolo: metamorphoseon libri XI e Asinus aureus. Struttura unitaria affidata alla voce di un io narrante (il protagonista). L’autore ha tratto spunto da una vicenda in sé non originale per costruirne attorno ad essa una narrazione di fatto personalissima. L’autore ha attinto da diversi generi: Fabula Milesia, romanzo erotico greco, componente misterica isiaca. TRAMA: 1 macrosequenza-- Lucio si interessa di magia e a Hypata viene ospitato a casa di Milone e moglie Panfila. Scopre che Panfila è una maga e un giorno decide di sperimentare su di se una metamorfosi, solo che per errore si trasforma in asino anziché in un gufo, potrà tornare soo cibandosi di rose; 2—dei briganti rapiscono Lucio ma anche Càrite a cui Lucio per confortarla narra la storia di Amore e Psiche (occupa esattamente il centro del romanzo). Il fidanzato di Càrite viene a riprendersi la sua fidanzata, ma qualche tempo dopo Lucio viene a sapere della loro tragica morte. 3—Lucio cambia continuamente padrone, ma va di male in peggio. Un giorno viene destinato a tenere uno spettacolo e a congiungersi a una donna condannata ad bestias. Atterrito fugge e si addormenta spossato. 4—Lucio sogna la dea Iside, che gli suggerisce il modo per recuperare le fattezze umane. Il giorno dopo torna uomo e diventa sacerdote di Osiride.