Caio Giulio Cesare e il De Bello Gallico: riassunto

Breve biografia di Giulio Cesare e analisi e traduzione di alcuni brani del De Bello Gallico (8 pagine formato doc)

Appunto di alessiobaldo93

CESARE E DE BELLO GALLICO: RIASSUNTO

Biografia: Giulio Cesare (13/7/100 a.C.

- 44 a.C. Idi di Marzo). Di famiglia patrizia, vanta una nobile discendenza da Enea, quindi anche da Venere.
Si schierò coi populares, sposando la figlia di Cinna, dalla di Mario, attirando su di sé l’ira di Silla.
Scappò in Grecia a causa del regime sillano tornando in Roma dopo la morte del dittatore.
Iniziò la sua carriera politica divenendo presto di Pretore in Spagna.
60 a.C.= 1° triumvirato con Crasso e Pompeo
59 a.C.= consolato
58 a.C.= proconsolato della Gallia Cisalpina
51 a.C.= conquista di tutta la regione francigena
Represse le rivolte delle tribù barbare anche in Gallia, Britannia, Inghilterra, Germania, 
Portato in trionfo davanti ai cittadini
Vercingetorige incita le sue truppe alla rivolta ma e poi giustiziato in prigione viene sconfitto ad AlesiA mostra le sue doti militari e supera Pompeo
53 a.C.= fine del triumvirato con la morte di Crasso e della figlia di Cesare sposata con Pompeo
49. a.C.= Cesare varca il Rubicone, marcia su Roma
guerra civile tra le fazioni di Pompeo e Cesare
48 a.C.= Pompeo scappa in Egitto e viene ucciso
45 a.C.= Cesare diviene dittatore a vita a Roma, limita il potere del senato, frena le speculazioni dei cavalieri, aiuta il popolo con le donazioni frumentarie e migliora la situazione giuridico-politica-amministrativa
Politica di clemenza contro il terrore sillano => equilibrio e giustizia sociale
CONGIURA
Malcontento delle classi dirigenti.

Personalità di Giulio Cesare: tesina

CESARE: OPERE

OPERE:  Cesare oltre che per la carriera politica e militare, eccelse anche come oratore.

Tanto bravo che, se la sua attività di statista non fosse prevalsa sulla pratica del Foro, sicuramente, dicono gli storici, avrebbe eguagliato per il vigore e l’ acutezza dei discorsi il suo contemporaneo Cicerone. Oltre alle sue orazioni, ci sono giunte altre opere di Cesare; De Antoligia, Anticationes, Commentarii rerum gestarum contenente i libri del Bellum Gallicum e del Bellum Civile.     
Bellum Gallicum: non si sa se i libri siano stati scritti anno dopo anno oppure alla fine delle guerre.  
Opera propagandistica per difendere il dispendio di uomini e mezzi per la guerra gallica, per mettere a tacere le critiche e le opposizioni, per divulgare le imprese e preparare la futura ascesa alla direzione dell’ Urbe.
Bellum civile: l’opera fu edita postuma ed Cesare se ne servì per valorizzare le sue azioni e i suoi piani politici contro Pompeo
Lo scrittore non racconta le imprese in modo autobiografico, al contrario si esprime in terza persona. Questi  elementi conferiscono all’ opera l’ impressione di imparzialità, ma resta la domanda, Caesar fino a che punto corrisponde al Cesare della storia? dal momento che alterò con mille mezzi la realtà storica oggettiva per mettere in luce quello o quell’ altro particolare.
Il Corpus Caesarianum: comprende l’ VIII commentario del Bellum Gallicum, il Bellum Alexandrinum,  Africanum e quello Hispaniense. A scrivere materialmente questi libri si pensa sia stato Aulo Irzio, fedele luogotenente di Cesare, che scrisse fino alla sua morte nella battaglia di Modena.
Per quest’ultima ragione Aulo Irzio non può però essere l’ autore dell’ ultima parte del Bellum Gallicum e del Bellum Alexandrinum, e la compilazione successiva resta ignota.
Contenuti dei Commentarii: Cesare non è ovviamente l’ unico protagonista; fanno la loro comparsa infatti barbari, eroici centurioni avversari che ricevono tutta la stima e il rispetto di Cesare. Di lui emerge l’ aspetto di lucido e coraggioso condottiero, di vigile e sagace comandante, pronto alla clemenza e al perdono, senza però nessun accenno alle tattiche militari. La superiorità delle truppe di Cesare non è mai dimenticata cos’ come la coesione di tutti. La parte geografia e descrittiva conferisce rilievo e merito alle imprese, senza però ricercare effetti drammatici e patetici. L’ abilità di Cesare scrittore risuona nei discorsi diretti e indiretti con un lessico originale e preciso senza ricorrere a tecnicismi della lingua e mantenendo un periodare lineare.

DE BELLO GALLICO: RIASSUNTO

De bello gallico: CAP. 11: Poiché non sembra fuori luogo trattare delle usanze della Gallia e della Germania e in che modo queste popolazioni differiscono tra loro. In Gallia non solo tra tutti abitanti, villaggi e distretti, ma anche quasi in ogni casa esistono delle fazioni e (ci) sono capi (di queste fazioni), coloro i quali sono ritenuti avere grande autorità secondo il loro giudizio e alla loro decisione torna l’ insieme di tutte le cose. Perciò sembra che sia stato istituito fin dall’ antichità per questo motivo affinché nessuno della plebe fosse privo di aiuto contro uno più potente . Infatti ciascuno non tollera che i suoi siano oppressi e insediati, e se fa diversamente finisce senza autorità. Questo stesso sistema c’è in tutta la Gallia; infatti tutti i popoli sono divisi in due parti.