Sallustio: appunti di letteratura latina
Appunto abbastanza approfondito sulla vita dell'autore, monografie sallustiane, de coniuratione catilinae, bellum iugurthinum, historiae (3 pagine formato doc)
Sallustio: SALLUSTIO VITA: era nato ad Amiterno in una città della Sabina orientale, nell'autunno del 86 a.C.
La famiglia era plebea ma agiata; l'epoca era quella della guerra civile fra Mario e Silla; la regione montuosa e selvatica m'era abitata da una popolazione tradizionalista e devota, legata a ritmi di vita ancora arcaici. Non si sa quando giunse a Roma, meta obbligatoria per chi ambiva ad una carriera pubblica. Intraprese la carriera politica da HOMO NOVUS, ed era legato alla fazione dei POPULARES, capeggiata da Cesare. Nel 55 è questore, nel 50 viene espulso dal senato per indegnità morale: è probabile che l'accusa fosse il pretesto per una ritorsione del partito nobiliare. Dallo scoppio della guerra civile Sallustio segue le sorti di Cesare, il quale gli affida numerosi incarichi militari e civili. Viene nominato governatore dell'Africa nova, e al ritorno in Italia viene accusato di concussione, ma riesce ad evitare il processo grazie ad un nuovo intervento di Cesare. Egli riesce ad arricchirsi grazie ai profitti accumulati illecitamente nel corso della sua carriera politica. Dopo la morte di Cesare, decise di ritirarsi definitivamente nei propri possedimenti, ponendo fine alle sue ambizioni politiche. Decide così di dedicarsi all'attività storiografica componendo due opere di carattere monografico:DE CONIURATIONE CATILINAE, e BELLUM IUGURTHINUM. CONCEZIONE DELLA STORIA, MODELLI STORIOGRAFICI E STRATEGIE NARRATIVE NELLE MONOGRAFIE SALLUSTIANE: Sallustio era un cesariano convinto un, legato al partito dei populares; decide di diventare storico di Roma nel momento in cui si vede ormai definitivamente preclusa la carriera politica a causa della morte di Cesare, il suo potente protettore. Nel proemio alla De coniuratione Catilinae, Sallustio sente il bisogno di giustificare le proprie scelte: egli sostiene che compiere azioni onorevoli è sicuramente più glorioso di narrare le imprese compiute da altri. Infatti egli continua a ritenere le attività pubbliche superiori di quelle private, i NEGOTIA civili più ambiti degli OTIA culturali. Ma in alcune circostanze, come lo stato di corruzione violenza in cui versava la res pubblica, la riflessione storica rappresenta l'unica possibilità di servire degnamente e utilmente le istituzioni. Ciò giustifica anche la sua scelta di estraniarsi dalla vita pubblica dedicandosi al lavoro storiografico. La storiografia rappresenta per Sallustio l'unica degna prosecuzione dell'attività politica in una situazione di totale degrado. Nella sua prima monografia egli si sofferma su un episodio di eccezionale gravità: la congiura di Catilina. Nella seconda monografia si dedica invece alla guerra contro Giugurta, che viene considerato propriamente l'evento scatenante la guerra civile fra Mario e Silla. Sallustio non vuole spiegarsi la grave crisi che lo Stato romano sta attraversando. Per questo motivo la scelta degli argomenti non è casuale ma corrisponde alla necessità di individuare una serie di episodi emblemati