Il teatro spagnolo nel '500: riassunto

L'evoluzione del teatro spagnolo durante il regno di Filippo II, il teatro di Lope de Rueda, Naharro, teatro accademico, teatro dei corrales e teatro sacro (2 pagine formato doc)

Appunto di clarokesi

IL TEATRO SPAGNOLO NEL '500: RIASSUNTO

Teatro spagnolo.

L’evoluzione del teatro durante il regno di Filippo II risulta notevole sia per il rapido potenziamento delle strutture sceniche sia per il costante arricchimento dell’esperienza letteraria attraverso: improvvisazioni, recupero della compostezza classica, intrecci avventurosi, vicende di cappa e spada e drammi storici. Le autorità municipali ingaggiano le compagnie più famose per occasioni religiose e civili, in particolare per la celebrazione del Corpus Domini.
Tutto avveniva all’aperto, sulla piazza o sul sagrato stesso della chiesa. La logica contrattuale impone agli attori di commuovere e divertite il pubblico, ma lo spettacolo non poteva esaurirsi in improvvisazioni buffonesche, non  poteva escludere l’esigenza di un impegno formale più rigoroso. Un illustre tentativo di riqualificare la commedia dell’arte di deve innanzitutto a Lope de Rueda.
Le opere teatrali sono scritte da autori nati più o meno nel 1470, coloro che formano quegli autori della generazione dei Re Cattolici.
Esso è un teatro con eredità medievale, ha una struttura elementare e la religione è il tema fondamentale, infatti nasce nelle chiese (il prete spiega la religione sull’altare ai fedeli).

TEATRO SPAGNOLO DEL 500

Nel rinascimento il teatro esce dalle chiese, da didattico diviene divertente, prendendo due strade:
•    TEATRO PASTORALE, i personaggi sono pastori veri, rozzi, che parlano male. Con questa strada si cerca di mettere insieme le tematiche profane e religiose. Il maggior esponente è LOPE DE RUEDA.
•    TEATRO REALISTA, con esso nasce la visione realista della vita. Il maggior esponente fu TORRES NAHARRO e FERNANDO ROJAS.
NAHARRO. Conosciamo ben poco della sua vita : nato a Badajoz verso il 1485, si pensa abbia studiato all’università di Salamanca, la cosa certa è che è arrivato in Italia, Roma, come soldato. Quasi tutte le sue opere parlano di un mondo molto materiale e degradato. Ricordiamo la PROPALLADIA, opere complete che editò a Napoli nel 1517.
LOPE DE RUEDA. Nato a Sevilla nel 1510, lavora come artigiano manuale fino a quando un giorno vede dei comici di una compagnia italiana, questa visione lo sconvolge talmente da far si che lasci tutto e si dedichi totalmente al teatro. Ha molto successo e diviene comico ufficiale di Valladolid. Muore a Cordoba nel 1565 senza che le sue opere venissero stampate.

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TEATRO RINASCIMENTALE SPANGOLO

Caratteristiche produzione.
COMMEDIE:  l’autore è influenzato dal teatro italiano (lo notiamo dagli intrecci e dalle scenografie), non segue la tematica, è poco coerente, si preoccupa solo di attrarre l’attenzione del pubblico ed usava la commedia per rappresentare i pasos i quali erano più importanti della commedia stessa. Nelle commedie trionfa la prosa in quanto tutte le opere erano in prosa. L’unico scopo della drammaturgia è quello di divertire il pubblico. Il mondo reale, la vita quotidiana è la tematica preferita.
PASOS:  servono per occupare il pubblico durante il cambio scena, all’inizio dell’opera e alla fine. Sono molto brevi. I personaggi sono sempre di classe inferiore: scemo, sacrestano, pazzo. Non c’è nessuna satira o ironia, solo comicità. Rappresentano il carnevale del teatro ovvero libertà degli istinti. Le tematiche sono tratte o dalla realtà o dalla letteratura di qualunque genere: Poggio Bracciolini che scrisse un libro di barzellette, Rojas che scrisse la Celestina, Lazarillo de Tormes, e da tante altre commedie furono prese delle parti rappresentate dai pasos. Nei pasos deve sempre comparire un personaggio comico El Gracioso.