Ugo Foscolo, le poesie

analisi opere Le ultime lettere di Jacopo Ortis, i Sepolcri e breve critica della poetica di Foscolo (2 pagine formato doc)

Appunto di pokypsy

Ugo Foscolo, le poesie.

Appunti su ugo Foscolo Appunti su Ugo Foscolo La poetica. Cronologicamente il Foscolo fu il poeta dell'età che coincise con la rivoluzione e con gli anni napoleonici. Questa collocazione cronologica del Foscolo ne spiega anche la posizione culturale. Dietro di sé aveva il Settecento; ma il suo Settecento non era più l'Arcadia e non era più il razionalismo che aveva dominato la prima metà del secolo. Il Settecento, per il Foscolo, era il sensismo inglese, aperto al riconoscimento delle sensazioni e delle passioni. Era l'opera del Parini con il suo senso civico, erano le tragedie di Alfieri.


Leggi anche Alla sera di Ugo Foscolo: commento

Foscolo cronologicamente è inserito nel neoclassicismo, ma il suo neoclassicismo è ancora più profondo, diverso da quello comune ai suoi tempi, perché vi penetra una spiritualità essenzialmente romantica. La sua vita interiore, i problemi che si agitano al fondo della sua arte lo avvicinano agli spiriti inquieti e tormentati della nuova epoca. Perciò il mondo greco, di cui nella sua arte egli compie una continua rievocazione, non è più uno scenario di composta e fredda bellezza, uno squisito elemento decorativo, ma appare invece come una terra lontana e irraggiungibile, nostalgicamente desiderata, in cui l'umanità aveva un tempo realizzato quella serena armonia spirituale che il Foscolo cerca e sospira, ma che continuamente gli sfugge.

Leggi anche biografia di Ugo Foscolo

La stessa ragione, che era stata vanto e orgoglio degli illuministi, si trasforma in un dono funesto della natura, che concedendo agli uomini la coscienza del dolore, accresce infinitamente la loro infelicità. In una così amara concezione, tutti gli aspetti della vita si avvolgevano in un velo tenebroso. Perciò la morte diveniva l'unico rimedio ai mali della vita, l'unica via per liberarsi dei limiti delle dure leggi in cui è fatalmente chiusa l'esistenza.