Le ultime lettere di Jacopo Ortis

Tematiche dell'opera di Foscolo con riferimenti ad altre opere, e tabella dei vari eroi romantici. (9 pagg., formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di fralu
“Ultime lettere di Jacopo Ortis” SCHEDA BIBLIOGRAFICA Ugo Foscolo “Ultime lettere di Jacopo Ortis” TEMATICHE: PATRIA "Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia".
(11/10/1797) “I tuoi confini, o Italia, son questi! Ma sono tutto dì smontati d'ogni parte dalla pertinace avarizia delle nazioni” (19-20/02/1799) “ Allora io spenderei gloriosamente la mia vita infelice per te: ma che può fare il solo mio braccio e la nuda mia voce” (19-20/02/1799) LIBERTÀ "Aspetto tranquillamente la prigione e la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra braccia straniere" (11/10/1797) “ Non sì dee aspettare libertà dallo straniero” "Se avete le braccia in catene, scrivete, scrivete a quelli che verranno, e che soli saranno degni d'udirvi, e forti da vendicarvi" "L'unica fiamma vitale che anima ancora questo travagliato mio corpo, è la speranza di tentare la libertà della patria" MORTE “ No! La morte non è dolorosa.
Che se taluno metterà le mani nella mia sepoltura e scompiglierà il mio scheletro per trarre dalla notte in cui giaceranno, le mie ardenti passioni, le mie opinioni” (25/05/1798) “ Se null'altro posso ancora sperare che il sonno eterno della morte” (19-20/02/1799) “ Le passioni vivono dopo il sepolcro” (19-20/02/1799) “Fra poco saremo disgiunti dal nulla o dalla incomprensibile eternità” (25/03/1799) “ Ma io moro incontaminato, e padrone di me stesso” AMORE & TERESA “ La divina fanciulla” (26/10/1797) “ Lo spettacolo della bellezza basta forse ad addormentare in noi tristi mortali tutti i dolori?” (26/10/1797) “Dopo quel bacio io son fatto divino” (15/05/1798) “O Amore! (...) Tu primo hai guidato su la terra la sacra poesia, solo alimento degli animi generosi che tramandano dalla solitudine i loro canti sovrumani sino alle più tarde generazioni, spronandole con le voci e co'pensieri spirati dal cielo ad altissime imprese” (15/05/1798) “Quella celeste fanciulla ch'io credeva nata per me ma che gli interessi degli uomini e il mio destino feroce mi hanno strappato dal petto” (19-20/02/1799) “T'amo ancor di un amore che non si può concepire che da me solo” (25/03/1799) NATURA “ Il lametar degli augelli, e il bisbiglio de'zefiri fra le frondi son oggi più soavi che mai; (...) non fuggo più gli uomini, e tutta la Natura mi sembra mia” (15/05/1798) “Nella terribile maestà della Natura la mai anima attonita e sbalordita ha dimenticato i suoi mali, ed è tornata alcun poco in pace con sé medesima” (25/05/1798) “ E quanto la Natura è più bella tanto più vorrei vederla vestita a lutto” (25/05/1798) “Geme la Natura perfin nella tomba, e il suo gemito vince il silenzio e l'oscurità della morte” (25/05/1