Giovanni Verga
Appunti sullo scrittore più rappresentativo del Verismo italiano. (2 pg - formato word) (0 pagine formato doc)
Giovanni Verga è lo scrittore più rappresentativo del Verismo italiano Giovanni Verga Giovanni Verga è lo scrittore più rappresentativo del Verismo italiano.
Pur partendo dai postulati teorici del Verismo, scrisse opere in cui si rispecchia una personale visione del mondo. Il suo Verismo fu una fredda, distaccata, anonima riproduzione del reale. Il verismo produsse sullo scrittore due effetti positivi: lo distolse dagli ambienti aristocratico-borghesi, orientandolo verso il mondo più vero e reale degli umili. Inoltre la poetica dell'impersonalità, lungi dal soffocare il suo mondo interiore, aiutò il Verga ad esprimere i propri sentimenti. La sua concezione della vita: Verga ebbe una concezione dolorosa e tragica della vita. Egli pensava che tutti gli uomini sono sottoposti ad un destino impietoso e crudele, che li condanna non solo all'infelicità e al dolore, ma anche ad una condizione di immobilismo nell'ambiente familiare, sociale ed economico. Non rimane all'uomo che la rassegnazione eroica e dignitosa al suo destino. Questa concezione fatalistica e immobile dell'uomo sembra contraddire la fede nel progresso propria delle dottrine positivistiche ed evoluzionistiche. Verga, in verità, non nega il progresso; in ogni caso è un progresso che richiede lacrime e sangue e costa pene infinite. Progredisce l'umanità per effetto delle sue conquiste scientifiche e tecnologiche , ma l'uomo isngolo è sempre dolorante e infelice, nelle mani costantemente dl fato. La visione verghiana del mondo sarebbe la più desolata di tutta la letteratura italiana se non fosse confortata da tre elementi positivi: il primo è quel sentimento della grandezza e dell'eroismo umano che porta Verga ad assumere verso i vinti un atteggiamento di pietà e di ammirazione: pietà per le miserie e le sventure che li travagliano, ammirazione per la loro virile rassegnazione. Figura - simbolo è padron `Ntoni nei Malavoglia. Secondo elemento positivo è la fede in alcuni valori che sfuggono alle ferree leggi del destino e della società: la religione della famiglia e della casa, la dedizione al lavoro, il senso dell'onore e della dignità, lo spirito di sacrificio, l'amore nutrito di sentimenti profondi, fatto di silenzi, di pudore, di gesti misurati. Il terzo elemento positivo è la saggezza che ci viene dalla coscienza dei nostri limiti e ci aiuta a sopportare le delusioni. Chi non ha questa saggezza va immancabilmente incontro all'infelcità. Chi invece accetta la vita per quella che è, sa attingere da essa le gioie semplici del lavoro, della famiglia, dell'amore. Nell'attività letteraria di Verga si possono distinguere tre periodi: il periodo romantico - patriottico, il periodo romantico - passionale e il periodo verista. Al primo periodo appartengono i romanzi giovanili, tutti ispirati alla storia del Risorgimento e a motivi patriottici e amorosi. Al secondo periodo appartengono i romanzi scritti durante il soggiorno fiorentino e milanese, quando Verga venne a contatto con la cultura posi