Le avanguardie poetiche: futurismo e crepuscolarismo
Caratteristiche delle avanguardie poetiche del '900: futurismo e crepuscolarismo (1 pagine formato txt)
AVANGUARDIE POETICHE
Le avanguardie poetiche del '900.
Agli inizi del '900 si sviluppano movimenti letterari e artistici che attuano nuove poetiche e nuovi modi espressivi, in contrasto con la tradizione e il gusto corrente. In questo periodo si radicalizza il contrasto, già manifestatosi nel tardo Ottocento, tra esperienze letterarie e società borghese. Le Avanguardie nascono in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell'800, alla magniloquenza e all'estetismo dannunziani. Sono costituite da gruppi d'intellettuali che, con un programma o "manifesto", proclamano la rottura col passato e l'accelerazione verso la modernità. Le avanguardie hanno un carattere rivoluzionario e sono contraddistinte da una forte carica di provocazione, dal rifiuto violento della tradizione e dal desiderio di rinnovamento dei mezzi espressivi e linguistici. Tutti gli intellettuali protagonisti di queste avanguardie hanno in comune il rifiuto della tradizione, di un'arte inadeguata rispetto alle esigenze della modernità; diversi sono i modi in cui si esprime tale rifiuto.AVANGUARDIE POETICHE DEL 900: IL FUTURISMO
IL FUTURISMO. Il movimento futurista nasce a Parigi il 20 febbraio 1909, quando Filippo Tommaso Marinetti pubblica sul quotidiano "Le Figaro" il primo Manifesto futurista, che contiene i fondamenti del movimento; a questo ne seguono, negli anni successivi, altri 50, che investono i più svariati settori (teatro, pittura, scultura, musica, cinema). Il futurismo si presenta come arte totale, cioè come un progetto che coinvolge tutti gli aspetti della vita e della cultura. S'ispira alla modernità, cioè propone un rinnovamento di ogni cosa; esalta il progresso ed ha il culto della macchina e della velocità. Altri due aspetti sono il netto rifiuto della tradizione (il futurismo si propone la distruzione di Musei, Biblioteche e Accademie che custodiscono l'arte e la cultura del passato) e l'esaltazione della violenza, della guerra e del militarismo.
Avanguardie letterarie: crepuscolarismo, futurismo ed ermetismo
MANIFESTI AVANGUARDIE
Alcuni esponenti del futurismo si avvicinano al fascismo; tra questi lo stesso Marinetti, che nel 1929 viene chiamato da Mussolini a far parte dell'Accademia d'Italia.
Il Futurismo ha i suoi centri principali a Milano, Roma, Firenze. Tra i principali esponenti ricordiamo i fiorentini Aldo Palazzeschi, già autore di poesie crepuscolari, e Ardengo Soffici.
Per quanto riguarda gli aspetti letterari, Marinetti, nel Manifesto tecnico della Letteratura Futurista, scritto nel 1912, enuncia i procedimenti rivoluzionari su cui intende basarsi la nuova letteratura futurista:
- la distruzione della sintassi;
- l'uso del verbo all'infinito;
- l'abolizione della punteggiatura, sostituita da segni matematici e spazi bianchi;
- la libera disposizione delle parole, che devono essere collocate a caso nella pagina (parole in libertà); vengono create tavole parolibere, nelle quali si mescolano parole, disegni, colori.
LE AVANGUARDIE LETTERARIE: IL CREPUSCOLARISMO
IL CREPUSCOLARISMO. La definizione di "crepuscolari" indica un gruppo di poeti che non appartengono ad una vera e propria scuola, ma condividono scelte letterarie e modelli culturali.Il termine compare per la prima volta nel 1910 in un articolo pubblicato nel quotidiano "La Stampa" da Giuseppe Antonio Borgese; egli, recensendo le opere di alcuni poeti, parla di "una voce crepuscolare, la voce di una gloriosa poesia che si spegne".
Il nome vuole dire che quel periodo è come il crepuscolo, il tramonto, e la fine della grande poesia (del Foscolo, Leopardi e Manzoni). I Crepuscolari si contrappongono ai contenuti elevati della tradizione, espressi in forme complesse. Essi parlano delle piccole cose d'ogni giorno con un linguaggio dimesso e prosaico, vicino al parlato.